Terremoti, l’INGV aggiorna il database italiano delle faglie attive
Una nuova versione per una conoscenza più aggiornata
Con la release 3.3.1, disponibile online da maggio 2025, il DISS integra i principali risultati scientifici pubblicati tra dicembre 2021 e marzo 2025. L’aggiornamento include l’inserimento di nuove sorgenti sismogenetiche e l’aggiornamento di quelle esistenti, migliorando l’accuratezza e la copertura del modello sismogenetico italiano.
Come funziona il DISS: geologia, tettonica e terremoti
Il DISS organizza le informazioni sulle faglie sismogenetiche in base a dati geologici, tettonici e sismologici. Ogni sorgente viene descritta tridimensionalmente all’interno della crosta terrestre e caratterizzata in termini:
Geometrici: dimensioni, orientamento e profondità della faglia
Cinematici: modalità e velocità del movimento tettonico
Queste informazioni sono fondamentali per stimare il potenziale sismico di ogni faglia.
Un riferimento per la ricerca e la prevenzione sismica
Grazie alla sua struttura aperta, aggiornata e scientificamente validata, il DISS è uno strumento essenziale per:
Ricercatori e studiosi in ambito sismologico e geologico
Professionisti della valutazione del rischio sismico
Enti pubblici e pianificatori territoriali
Il database viene utilizzato in studi scientifici, modelli predittivi e applicazioni ingegneristiche per aumentare la resilienza sismica del territorio italiano.
Un passo avanti verso un’Italia più sicura
L’evoluzione del DISS riflette l’impegno continuo della comunità scientifica nel migliorare la comprensione dei fenomeni sismici. Con la versione 3.3.1, l’Italia dispone di uno strumento ancora più completo e preciso per valutare, mitigare e prevenire i danni dei futuri terremoti.
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