Terremoto a Napoli, non solo l’ambiente. Anche la salute mentale è sotto stress
Le scosse che hanno colpito Napoli e l’area dei Campi Flegrei non sono solo un richiamo alla forza della natura, ma anche un campanello d’allarme per la salute pubblica e la gestione ambientale. In un territorio ad altissimo rischio sismico e vulcanico, ogni evento sismico diventa un banco di prova per le politiche di prevenzione e per la tenuta dei servizi sanitari.
Un territorio fragile, un rischio crescente
L’area flegrea è da tempo sotto osservazione. Il bradisismo — il lento sollevamento del suolo — e l’aumento della sismicità sono segnali di una possibile riattivazione del supervulcano dei Campi Flegrei. Secondo l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), da metà febbraio 2025 è in corso uno sciame sismico con scosse fino a magnitudo 3.9. Il 13 marzo, un terremoto di magnitudo 4.4 ha causato danni a Bagnoli e Fuorigrotta, con un ferito per la caduta di un controsoffitto.
La scossa di oggi: paura e fragilità quotidiana
Oggi, 13 maggio 2025, una nuova scossa ha colpito Pozzuoli. Un video diffuso da Tgcom24 mostra gli attimi di panico in una cucina: bottiglie che cadono e si frantumano, un lampadario che oscilla violentemente, mentre l’anziana proprietaria di casa è al telefono, visibilmente spaventata.
Salute mentale e vulnerabilità sociale
Oltre ai danni materiali, questi eventi hanno un impatto significativo sulla salute mentale della popolazione. L’ansia, lo stress e la paura costante possono portare a disturbi psicologici, soprattutto tra le persone più vulnerabili come gli anziani e i bambini. È fondamentale che le autorità sanitarie implementino programmi di supporto psicologico e campagne di sensibilizzazione per aiutare la popolazione a gestire l’ansia legata al rischio sismico.
Ambiente urbano e sicurezza degli edifici
Molti edifici nell’area di Napoli e dei Campi Flegrei sono datati e non adeguati alle normative antisismiche moderne. La fragilità del patrimonio edilizio aumenta il rischio di crolli e danni gravi in caso di scosse più forti. È urgente avviare programmi di messa in sicurezza e adeguamento sismico degli edifici, con particolare attenzione a scuole, ospedali e strutture pubbliche.
Prevenzione e comunicazione: le chiavi per la resilienza
La prevenzione è l’arma più efficace contro i disastri naturali. È essenziale che le istituzioni investano in:
- Monitoraggio continuo: Rafforzare la rete di monitoraggio sismico e vulcanico per prevedere e gestire tempestivamente le emergenze.
- Educazione e formazione: Promuovere campagne informative e simulazioni di evacuazione per preparare la popolazione a reagire correttamente in caso di terremoto.
- Piani di emergenza: Aggiornare e testare regolarmente i piani di evacuazione e di risposta alle emergenze, coinvolgendo la comunità locale.
Il terremoto di oggi è un ulteriore monito sulla necessità di integrare la gestione del rischio sismico con politiche di salute pubblica e tutela ambientale. Solo attraverso un approccio multidisciplinare e una forte collaborazione tra istituzioni e cittadini sarà possibile costruire una comunità resiliente, capace di affrontare le sfide poste da un territorio tanto affascinante quanto pericoloso.
Share this content: