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Decarbonizzazione ex Ilva Taranto entro il 2030: la richiesta delle associazioni ambientaliste al Governo

Decarbonizzazione ex Ilva Taranto entro il 2030: la richiesta delle associazioni ambientaliste al Governo

Alla vigilia dell’incontro a Palazzo Chigi tra il Governo e i sindacati metalmeccanici, il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha annunciato l’intenzione di presentare i risultati dei negoziati con i nuovi player industriali e i piani per la riconversione e lo sviluppo occupazionale dell’area di Taranto.

WWF Italia, Legambiente e Greenpeace Italia hanno colto l’occasione per rivolgere un appello al Ministro Urso e alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni: il Paese ha bisogno di un vero Piano industriale ed economico per Taranto, che non si limiti a gestire l’emergenza, ma che indichi una strategia chiara e verificabile per il futuro della città.

Le richieste delle associazioni ambientaliste

Le tre organizzazioni chiedono al Governo di superare l’approccio attendista e di definire un piano completo, dotato di governance, risorse, fonti di finanziamento e obiettivi di decarbonizzazione coerenti con gli impegni climatici nazionali ed europei.

Solo un piano di questo tipo, guidato dallo Stato e condiviso con tutti gli stakeholder, può garantire:

1. la realizzazione entro il 2030 di nuovi forni elettrici per la produzione di acciaio, di un impianto per la produzione di ferro preridotto (DRI) e delle relative infrastrutture energetiche da fonti rinnovabili, evitando qualsiasi impianto di rigassificazione in loco;

2. il sostegno economico e formativo ai lavoratori coinvolti nella transizione, con percorsi di riqualificazione verso le nuove mansioni richieste dalla riconversione produttiva;

3. la tutela della salute dei cittadini e dei lavoratori attraverso un sistema produttivo sostenibile;

4. il funzionamento degli attuali impianti, altoforni e cokerie, per un periodo limitato e nel pieno rispetto delle prescrizioni dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA).

Transizione industriale

WWF, Legambiente e Greenpeace sottolineano l’importanza di allineare la strategia di decarbonizzazione dell’ex ILVA con gli obiettivi del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC). L’obiettivo è favorire la nascita di nuove filiere industriali basate sulle energie rinnovabili e sull’idrogeno verde, capaci di generare occupazione stabile e sostenibile per il territorio.

Tavolo strategico per la rigenerazione di Taranto

Le tre associazioni si dichiarano disponibili a partecipare a un Tavolo strategico multi-stakeholder, che possa rappresentare il primo passo verso una governance partecipata e trasparente della transizione industriale ed energetica.

Taranto, definita nel 2021 “zona di sacrificio” dal Relatore Speciale dell’ONU Marcos Orellana, può diventare un simbolo di rigenerazione industriale, ambientale e sociale. Una città che, da esempio di crisi, si trasformi in modello di riconversione sostenibile e di rinascita per tutto il Paese.

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