Trasporto marittimo, Wwf: “Cosa non va nello storico accordo per emissioni zero”
Un accordo storico, ma con ombre. I negoziati dell’Organizzazione marittima internazionale (IMO) si sono conclusi con un impegno rivoluzionario: azzerare le emissioni del trasporto marittimo entro il 2050. Tuttavia, il WWF avverte: le misure attuali sono troppo deboli per garantire il raggiungimento di questo ambizioso obiettivo.
Un accordo storico, ma con lacune
L’accordo dell’IMO, il primo nel suo genere, mira a portare il settore del trasporto marittimo in linea con gli obiettivi climatici globali. Un risultato significativo, considerando che il settore contribuisce al 3% delle emissioni globali. Tuttavia, secondo il WWF, gli obiettivi e le misure di riduzione delle emissioni concordate a breve e medio termine non sono sufficienti.
Obiettivi a breve termine insufficienti
“Le misure per raggiungere l’obiettivo non sono all’altezza di quanto necessario per una rapida riduzione delle emissioni”, afferma il WWF. L’organizzazione critica in particolare la debolezza delle misure di efficienza energetica e la mancanza di un adeguato meccanismo di finanziamento.
Rumore sottomarino e “scrubber”: nuove preoccupazioni
L’accordo ha portato anche a nuove conoscenze sulla lotta al rumore sottomarino prodotto dalle navi e ha acceso i riflettori sui rischi posti dai sistemi di depurazione dei gas di scarico, o “scrubber”. Recenti studi hanno evidenziato gli impatti negativi degli scarichi dei depuratori sulla salute umana e sugli ecosistemi marini.
L’efficienza delle navi: un punto critico
Per il WWF, l’accordo sull’efficienza delle navi è al di sotto delle aspettative. “È un duro colpo per le comunità e le specie vulnerabili al clima, anche nell’Artico, che non possono sopportare ulteriori ritardi”, afferma l’organizzazione.
Un segnale storico, ma serve un impegno maggiore
Nonostante le criticità, l’accordo dell’IMO rappresenta un segnale storico. “È il primo accordo internazionale che pone un intero settore su un percorso di riduzione obbligatoria che mira alle emissioni zero”, sottolinea il WWF.
L’appello del WWF
Per raggiungere l’obiettivo dello zero netto entro il 2050, il WWF chiede ai Paesi e all’industria del trasporto marittimo di “sfruttare appieno gli incentivi e i segnali contenuti nell’accordo, ridurre davvero rapidamente le emissioni e indirizzare i finanziamenti necessari verso combustibili e fonti energetiche sostenibili a emissioni zero o quasi zero”.
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