Inquinamento da plastica: al via a Ginevra i negoziati ONU per un trattato globale
A Ginevra sono ripresi i negoziati cruciali per il primo trattato internazionale sull’inquinamento da plastica, con l’obiettivo di affrontare una vera e propria crisi globale. Sotto l’egida dell’ONU, i rappresentanti di 184 Paesi hanno dieci giorni per elaborare un testo legalmente vincolante.
Questo nuovo round di colloqui arriva dopo tre anni di trattative, interrotte a dicembre in Corea del Sud a causa dell’opposizione di alcuni Paesi produttori di petrolio.
L’emergenza è reale, la responsabilità è nostra
“L’inquinamento da plastica danneggia gli ecosistemi, inquina i nostri oceani e fiumi, minaccia la biodiversità, colpisce la salute umana e grava ingiustamente sui più vulnerabili,” ha dichiarato il diplomatico ecuadoriano Luis Vayas Valdivieso, presidente dei lavori. Ha definito la situazione una “crisi globale” e ha invitato gli Stati ad assumersi le proprie responsabilità.
I dati che evidenziano l’urgenza
Ogni anno vengono prodotte oltre 400 milioni di tonnellate di plastica, di cui la metà è destinata ad articoli monouso. Il problema principale risiede nella gestione dei rifiuti:
- Solo il 15% dei rifiuti di plastica viene raccolto per il riciclo.
- Di questo, solo il 9% viene effettivamente riciclato.
- Quasi il 46% finisce in discarica.
- Il 17% viene incenerito.
- Il 22% viene gestito male e diventa un inquinante ambientale.
Nel 2022, i Paesi avevano concordato di trovare una soluzione entro la fine del 2024, ma i negoziati precedenti non hanno raggiunto un accordo. A Ginevra, uno dei punti più difficili da risolvere è l’introduzione di un tetto massimo alla produzione di plastica.
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