UE: accordo sul taglio delle emissioni del 90% entro il 2040 con flessibilità
Dopo oltre 24 ore di negoziati, i ministri dell’ambiente dell’Unione Europea hanno adottato un obiettivo climatico ambizioso: ridurre le emissioni del 90% entro il 2040. L’accordo raggiunto questa mattina introduce flessibilità attraverso l’utilizzo di crediti di carbonio internazionali, rendendo la traiettoria meno rigida per i singoli Paesi.
Flessibilità nazionale
L’intesa consente di contabilizzare fino al 5% di crediti di carbonio provenienti da Paesi extra UE e un ulteriore 5% può essere acquistato dai singoli Stati membri per supportare i propri impegni nazionali. Questa misura punta a combinare ambizione climatica e adattabilità per ogni Paese.
Oltre all’obiettivo 2040, i 27 Paesi membri hanno definito il contributo dell’UE al 2035, noto come Ndc, in linea con gli impegni globali della Cop30 di Belém, in Brasile. Il taglio previsto rispetto ai livelli del 1990 varia tra il 66,25% e il 72,5%.
Voti e posizioni dei Paesi membri
L’accordo è stato approvato a maggioranza qualificata: Slovacchia, Ungheria e Polonia hanno votato contro, mentre Belgio e Bulgaria si sono astenuti. La presidenza danese ha confermato che l’intesa ha raccolto il sostegno di 21 Paesi, rappresentando l’81,9% della popolazione europea.
Pichetto Fratin: Un buon accordo
Il ministro Gilberto Pichetto Fratin ha definito l’accordo un buon compromesso: “Si è raggiunto un buon accordo, si tratta di un buon compromesso. Le istanze che portavamo avanti come Italia, insieme ad altri Paesi, sono state riconosciute come rilevanti, importanti ed equilibrate.”
Tra i punti sottolineati dal ministro ci sono il rinvio di un anno dell’attuazione dell’Ets, il riconoscimento dei biocarburanti e l’aumento al 5% dei crediti di carbonio internazionali da contabilizzare nel target, con un ulteriore 5% di crediti domestici. Secondo Fratin, queste misure rafforzano l’equilibrio tra ambizione climatica e sostenibilità delle politiche nazionali.
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