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Ue-Mercosur, Confeuro boccia il rinvio: “Serve subito un tavolo con gli agricoltori”

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Ue-Mercosur, Confeuro boccia il rinvio: “Serve subito un tavolo con gli agricoltori”

Il rinvio di un mese della firma dell’accordo commerciale Ue-Mercosur, deciso dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, non basta a rassicurare il mondo agricolo europeo. A bocciarlo è Confeuro, Confederazione degli Agricoltori Europei, che chiede l’apertura immediata di un tavolo di confronto con tutte le organizzazioni agricole dell’Unione.

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«La scelta di rinviare la firma rappresenta il minimo indispensabile e rischia di rimanere un semplice palliativo se nel frattempo non verrà convocato un confronto strutturato con il settore primario», dichiara Andrea Tiso, presidente nazionale di Confeuro. Secondo la Confederazione, il trattato appare “costruito su misura per altri comparti produttivi”, mentre sacrifica l’agroalimentare europeo e penalizza migliaia di piccoli e medi agricoltori.

Il nodo della reciprocità e degli standard di sicurezza

Al centro delle critiche c’è il principio di reciprocità, ritenuto insufficiente nelle garanzie previste dall’intesa. Confeuro teme che l’accordo possa favorire l’ingresso nel mercato europeo di prodotti agroalimentari sudamericani che non rispettano gli stessi standard di sicurezza alimentare, ambientali e sanitari in vigore nell’Unione europea.

«Nei Paesi del Mercosur – prosegue Tiso – vengono ancora utilizzati antibiotici, fitofarmaci e principi attivi vietati in Europa da oltre vent’anni. Questo crea una concorrenza sleale evidente nei confronti degli agricoltori europei, che rispettano regole stringenti e sostengono costi di produzione più elevati».

Rischio concorrenza sleale e perdita di fiducia verso Bruxelles

Secondo Confeuro, l’accordo Ue-Mercosur rischia di indebolire l’economia agricola europea, minando la sostenibilità delle produzioni locali e la tutela del lavoro agricolo. Una situazione che potrebbe aggravare il clima di sfiducia nei confronti delle istituzioni europee.

«È un rischio concreto – conclude Tiso – che va a sommarsi al malcontento già espresso da migliaia di agricoltori, allevatori e pescatori europei, scesi in piazza anche il 18 dicembre scorso per difendere il comparto primario».

Confeuro ribadisce quindi la propria contrarietà all’accordo Ue-Mercosur e chiede alla Commissione europea di aprire un confronto reale e trasparente con il mondo agricolo, prima di qualsiasi firma definitiva.

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