Variante Covid “Stratus”: cosa sappiamo su sintomi e diffusione
La nuova variante Covid denominata “Stratus” (XFG) è entrata nel radar dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), che l’ha inserita tra le Varianti sotto monitoraggio (VUM). Nonostante non vi siano al momento segnali di maggiore gravità rispetto alle precedenti, la sua rapida diffusione ha attirato l’attenzione della comunità scientifica.
Una variante ricombinante
Stratus è una variante ricombinante derivata dalla fusione dei sottolignaggi LF.7 e LP.8.1.2, entrambi appartenenti al ceppo Omicron. Questa caratteristica le conferisce alcune mutazioni che sembrano aumentare la trasmissibilità e la capacità di eludere parzialmente la risposta immunitaria.
La variante e il ritorno dell’autunno
La diffusione di Stratus coincide con l’arrivo dell’autunno, periodo in cui la circolazione dei virus respiratori tende naturalmente a crescere. Le giornate più fresche, la maggiore permanenza in ambienti chiusi e la ridotta ventilazione favoriscono infatti la trasmissione di infezioni come il Covid-19. Per questo motivo gli esperti invitano a prestare particolare attenzione nei mesi autunnali e invernali, quando la pressione sui sistemi sanitari può aumentare non solo per il coronavirus, ma anche per l’influenza e altre patologie stagionali.
Diffusione nel mondo
Secondo i dati OMS e dei centri di sorveglianza:
- a maggio 2025 rappresentava circa il 22% dei casi globali,
- a giugno 2025 ha raggiunto il 14% dei contagi negli Stati Uniti,
- è stata rilevata anche in diversi Paesi europei, Italia inclusa, con una circolazione stimata in crescita.
I sintomi principali
I primi riscontri clinici indicano che la variante Stratus non provoca malattie più gravi, ma presenta un sintomo distintivo rispetto ad altre:
- raucedine persistente e mal di gola intenso, considerati segnali caratteristici;
- tosse secca, febbre e spossatezza;
- congestione nasale e sintomi da raffreddamento;
- in alcuni casi, disturbi gastrointestinali e forte affaticamento.
Gravità e protezione dei vaccini
Al momento non ci sono evidenze che Stratus causi forme più severe di malattia. I vaccini attuali, aggiornati alle ultime varianti Omicron, continuano a offrire protezione efficace contro le forme gravi e i ricoveri. Tuttavia, come già visto in passato, l’aumento della trasmissibilità può comportare una maggiore pressione sui sistemi sanitari in caso di picchi di casi.
La posizione dell’OMS
L’OMS ha classificato Stratus come “variante sotto monitoraggio” e invita gli Stati a proseguire con la sorveglianza genomica e a mantenere alto il livello di attenzione. L’organizzazione ribadisce che la priorità resta la vaccinazione dei soggetti fragili, insieme a misure di prevenzione di base come ventilazione degli ambienti chiusi e igiene delle mani.
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