Vegetazione lungo i fiumi scudo naturale contro le alluvioni. Lo studio dell’Università di Firenze
Un recente studio condotto dal Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali dell’Università degli Studi di Firenze ha messo in luce il ruolo cruciale della vegetazione lungo i corsi d’acqua nella tutela dei territori a rischio alluvioni. A guidare la ricerca è stato Federico Preti, docente di Idraulica e Presidente Nazionale dell’Associazione Italiana per l’Ingegneria Naturalistica (AIPIN), che ha sottolineato come “la crescita della vegetazione lungo i fiumi possa influenzare la resistenza al moto dell’acqua e la distribuzione della velocità del flusso, con importanti ricadute nella pianificazione e manutenzione dei bacini idrografici”.
L’obiettivo dello studio è duplice: da un lato migliorare la comprensione dei meccanismi idraulici legati alla presenza di vegetazione riparia, dall’altro fornire strumenti pratici per una “manutenzione gentile” dei corsi d’acqua, capace di coniugare sicurezza idraulica e salvaguardia dell’ecosistema.
Dalla rimozione alla gestione consapevole
Attualmente, la pratica diffusa prevede la rimozione meccanica della vegetazione per aumentare la capacità di deflusso e ridurre il rischio alluvionale. Tuttavia, questa strategia può avere effetti collaterali negativi, tra cui il degrado dell’ecosistema fluviale e l’alterazione del rischio idraulico a valle.
Lo studio propone un cambio di paradigma, basato sulla valutazione quantitativa dei popolamenti arborei e sulla stima della resistenza al moto generata dalla vegetazione. Grazie a questi parametri, è possibile costruire curve livello-portata più accurate, fondamentali per una corretta gestione del rischio. L’analisi, condotta su diversi corsi d’acqua toscani, ha permesso di stimare la resistenza equivalente in funzione della morfologia fluviale e del comportamento del flusso nel tempo.
I risultati suggeriscono che interventi calibrati e scientificamente informati possono non solo mantenere sotto controllo il rischio alluvionale, ma anche rafforzare la resilienza degli ecosistemi fluviali.
Milano ospita il confronto nazionale sul cambiamento climatico
Lo studio dell’Università di Firenze verrà presentato ufficialmente in occasione della Convention Nazionale dell’AIPIN dal titolo “Strategie per l’adattamento al Climate Change: tra Nature Based Solutions e Nature Restoration Law”, in programma lunedì 12 maggio 2025 a Milano, presso Palazzo Lombardia – Sala Valeria Solesin.
Alla conferenza, che rappresenta un momento di confronto fondamentale tra ricerca, professioni e istituzioni, parteciperanno numerose personalità del mondo tecnico e politico, tra cui:
- Gianluca Comazzi, Assessore al Territorio e Sistemi Verdi – Regione Lombardia
- Francesca Oggionni, Presidente Ordine Dottori Agronomi e Forestali di Milano
- Federica Ravasi, Presidente Ordine dei Geologi della Lombardia
- Federico Aldini, Presidente Ordine degli Architetti PPC di Milano
- Carlotta Penati, Presidente Ordine degli Ingegneri della Provincia di Milano
- Rudy Alexander Rossetto, Presidente Ordine dei Biologi della Lombardia
- Monica Cairoli, Consigliera nazionale e Coordinatrice Dipartimento Clima e Ambiente – CONAF
- Monica Peggion, Dirigente Biodiversità – Regione Lombardia
- Immacolata Tolone, Dirigente Interventi Difesa del Suolo – Regione Lombardia
- Paola Sangalli, Presidente EFIB
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