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Vele del Panda: cittadini e ricercatori in rotta per proteggere la megafauna del Mediterraneo

Vele del Panda

Vele del Panda: cittadini e ricercatori in rotta per proteggere la megafauna del Mediterraneo


La stagione 2025 del progetto Le Vele del Panda, promosso da WWF Italia con WWF Travel e Sailsquare, segna un nuovo capitolo nella tutela della biodiversità marina del Mediterraneo.
Unendo ricerca scientifica e citizen science, queste crociere a vela trasformano il turismo in un laboratorio galleggiante, dove cittadini e ricercatori collaborano per proteggere balene, delfini, tartarughe e altre specie.


170 avvistamenti in 112 giornate di monitoraggio

Nella prima parte della stagione 2025, 204 partecipanti hanno affiancato i biologi marini del WWF, registrando 170 avvistamenti di megafauna in 112 giornate di navigazione.
Tra gli incontri più emozionanti:

  • 4 balenottere comuni (Balaenoptera physalus), il secondo animale più grande del pianeta
  • 2 capodogli (Physeter macrocephalus), icone dei fondali profondi
  • 86 stenelle striate (Stenella coeruleoalba), acrobate dei mari
  • 27 tursiopi (Tursiops truncatus)
  • 5 zifi (Ziphius cavirostris), campioni mondiali di immersioni
  • 3 grampi (Grampus griseus)
  • 1 diavolo di mare mediterraneo (Mobula mobular), specie in pericolo
  • 21 pesci luna (Mola mola)
  • 27 tartarughe marine comuni (Caretta caretta)
  • 1 pesce spada (Xiphias gladius)

Questi dati confermano la ricchezza del Mediterraneo, ma anche le minacce crescenti: collisioni con imbarcazioni, plastica, pesca eccessiva, bycatch, inquinamento e cambiamenti climatici.


Un modello di citizen science marina

Dal 2020, Le Vele del Panda ha dimostrato che la scienza può essere partecipata e inclusiva:

  • 142 crociere di ricerca
  • 634 giornate di monitoraggio
  • 1.061 partecipanti
  • 730 avvistamenti di cetacei georeferenziati
  • 8 specie monitorate in 6 aree chiave tra Italia e Corsica

Ogni avvistamento è corredato da foto, coordinate e osservazioni comportamentali, poi validati e archiviati in un database scientifico. Le tecniche includono foto-identificazione, monitoraggi acustici e registrazione delle vocalizzazioni, in particolare dei capodogli.


Collaborazioni scientifiche e dati condivisi

Dal gennaio 2025, i dati del progetto sono integrati nella piattaforma Intercet, grazie alla collaborazione con l’Acquario di Genova e il progetto PROMED. Questo passaggio rafforza la rete di ricerca mediterranea, trasformando la citizen science in uno strumento stabile per la tutela della megafauna marina.


Il cuore del progetto: i cittadini custodi del mare

Come afferma Laura Pintore, Marine Wildlife Expert di WWF Italia:

“La scienza non si fa solo nei laboratori, ma anche con gli occhi, le mani e il cuore di chi vive il mare.”

Le crociere continueranno fino a ottobre 2025, con l’obiettivo di ampliare i dati scientifici e formare una comunità sempre più consapevole, promuovendo un turismo responsabile e replicabile.

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