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Venice Climate Week 2024: l’acqua è il cuore della sfida climatica

Marevivo

Venice Climate Week 2024: l’acqua è il cuore della sfida climatica

Dal 3 all’8 giugno, Venezia ospita la Venice Climate Week 2024, un evento ideato dal giornalista del Corriere della Sera Riccardo Luna in collaborazione con il Future Food Institute, per portare il tema della crisi climatica al centro del dibattito pubblico, politico ed economico.

Protagonista assoluto della settimana: l’acqua, intesa come bene comune universale, essenziale per la vita, per l’equilibrio climatico e per la salute del Pianeta.

L’acqua è vita

Durante l’evento, il panel ospitato all’Ocean Space, organizzato con Fondazione Marevivo, punta i riflettori sul ruolo fondamentale degli oceani nella regolazione del clima, nella produzione di ossigeno e nell’assorbimento di CO₂.

Tra i partecipanti figurano voci autorevoli del panorama scientifico e ambientale: Jeremy Rifkin, economista visionario; Rosalba Giugni, presidente di Marevivo; Giulio Boccaletti, direttore scientifico CMCC; Ferdinando Boero, vicepresidente Marevivo; Valerio Rossi Albertini, ricercatore CNR; Antonio Ragusa, ginecologo e membro del comitato scientifico Marevivo.

Un mare di problemi

Gli oceani, pur essendo essenziali per la sopravvivenza del pianeta, sono sempre più a rischio:

Acidificazione dei mari dovuta all’assorbimento di CO₂

Surriscaldamento delle acque e alterazione delle correnti oceaniche

Sovrappesca che distrugge gli ecosistemi

Minacce emergenti come il deep sea mining, lo sfruttamento dei fondali marini per estrarre terre rare

Secondo test condotti nel Pacifico, servono oltre 30-40 anni per recuperare un fondale abissale danneggiato, e la perdita della catena trofica può superare il 31%, compromettendo l’intera biodiversità marina.

Conoscenza, scienza e cultura: le chiavi per la transizione ecologica

“Senza una trasformazione culturale che affonda le radici nella conoscenza, non è possibile realizzare la transizione ecologica” – afferma Rosalba Giugni, presidente Marevivo.

A sottolineare l’importanza del sapere è anche il prof. Ferdinando Boero:

“Il riscaldamento globale altera le correnti oceaniche, con ricadute devastanti sul clima. L’oceano fa funzionare il mondo, e senza oceano non c’è vita.”

Il mare e la salute: l’impatto invisibile dell’inquinamento

I danni agli oceani non riguardano solo l’ambiente, ma anche la salute umana.

Il ricercatore Valerio Rossi Albertini spiega che l’inacidimento degli oceani compromette la vita marina e le catene alimentari, mentre il dott. Antonio Ragusa lancia l’allarme microplastiche:

“Abbiamo trovato microplastiche nella placenta umana e nel latte materno. Possono penetrare nelle cellule, danneggiando i mitocondri e causando alterazioni che si riflettono sulla vita intrauterina e futura.”

L’urgenza di un cambiamento: ripensare il rapporto con l’acqua

Il messaggio della Venice Climate Week è chiaro: serve un nuovo paradigma. È il momento di:

Riconoscere l’acqua come bene comune globale

Investire in ricerca oceanica, ancora sottodimensionata rispetto a quella spaziale

Promuovere politiche ambientali integrate con modelli economici sostenibili

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