Combustibili fossili, perché la posizione della Von der Leyen non piace ai Verdi italiani
Le recenti dichiarazioni della Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen sui combustibili fossili accendono uno scontro politico all’interno dell’Unione. Secondo la delegazione dei Verdi italiani al Parlamento europeo e il portavoce nazionale di Europa Verde, Angelo Bonelli, le parole della Presidente rischiano di indebolire la credibilità dell’UE nel pieno dei negoziati della COP30 di Belém.
Le dichiarazioni contestate: “Non combattiamo i fossili, ma le emissioni”
Durante un intervento in Sudafrica, von der Leyen ha sostenuto che l’Europa non stia combattendo i combustibili fossili in sé, ma solo le emissioni. Una posizione che, secondo i Verdi, apre la strada a un approccio indulgente verso i combustibili fossili, con conseguenze geopolitiche ed economiche rilevanti.
La delegazione ambientalista ritiene che tale impostazione esponga l’Unione al rischio di rimanere dipendente da prezzi energetici elevati, da mercati volatili e da scenari geopolitici inaffidabili.
Il rischio per la COP30: “Europa incoerente e meno credibile”
Le dichiarazioni della Presidente arrivano mentre, in Brasile, il Commissario europeo per il clima ribadiva la necessità di una transizione dai combustibili fossili. Una contraddizione che, secondo i Verdi italiani, dà l’impressione di un’Europa “spaccata” e dunque meno autorevole ai tavoli della COP30.
Angelo Bonelli denuncia: “Significa vendersi all’industria del fossile. Se questa è la direzione politica voluta da von der Leyen, è inaccettabile. Così l’Europa perde coerenza e credibilità internazionale”.
Tecnologie costose e meccanismi alternativi: le preoccupazioni dei Verdi
Il comunicato sottolinea come l’approccio della Presidente possa incentivare strumenti ritenuti poco efficaci o insufficienti:
- Tecnologie di cattura e stoccaggio della CO₂ (CCS), considerate costose e non risolutive.
- Tecniche di rimozione della CO₂ ancora immature o con scarsa scalabilità.
- Crediti internazionali di carbonio, accusati di spostare il problema anziché ridurre realmente le emissioni.
Secondo i Verdi, questi strumenti rischiano di diventare alibi per continuare a utilizzare combustibili fossili, compromettendo il percorso di decarbonizzazione dell’Unione.
La posizione dei Verdi: “Ridurre le emissioni significa abbandonare i fossili”
Il messaggio conclusivo è netto: la lotta climatica non può limitarsi a compensare o mascherare le emissioni, ma deve puntare all’eliminazione graduale dei combustibili fossili. Per i Verdi italiani, ogni narrazione diversa indebolisce la capacità dell’UE di guidare la transizione ecologica globale.
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