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West Nile, i sintomi che devono farci preoccupare

West Nile sintomi

West Nile, i sintomi che devono farci preoccupare

Il West Nile Virus (WNV) è tornato sotto i riflettori in Italia e in Europa, suscitando domande sulla reale pericolosità e sulle azioni da intraprendere. Dobbiamo davvero preoccuparci? Ecco cosa sta accadendo attualmente.

Casi attuali e diffusione del West Nile Virus in Italia

Dal 1° gennaio al 16 luglio 2025 sono stati confermati 5 casi umani di infezione da West Nile Virus, con 4 casi nella forma più grave, neuro-invasiva, registrati in Piemonte, Emilia-Romagna e Lazio. Un quinto caso, più lieve, è stato diagnosticato in Veneto. Il primo caso autoctono dell’anno risale al 20 marzo nella provincia di Novara (Piemonte), sebbene sporadico in bassa stagione.

La situazione più preoccupante riguarda il Lazio, in particolare la provincia di Latina, dove sono stati confermati diversi casi, compreso un decesso di una donna di 82 anni avvenuto nei giorni scorsi dopo ricovero per sintomi neurologici gravi. Due altri pazienti della stessa zona sono in condizioni critiche. Anche un cavallo è risultato positivo al virus, evidenziando la sua circolazione nell’ambiente locale.

West Nile: cosa dobbiamo sapere nel 2025?

  • Alta percentuale di infezioni asintomatiche: oltre l’80% delle persone infette non sviluppa sintomi evidenti.
  • Sintomi comuni: nel restante 20% si manifesta una sindrome pseudo-influenzale, caratterizzata da febbre, mal di testa, nausea, dolori muscolari e stanchezza.
  • Forme gravi: circa l’1% dei casi può evolvere in condizioni serie come encefalite o meningite, con sintomi neurologici quali confusione mentale, rigidità nucale e convulsioni, specialmente negli anziani o immunodepressi.

I sintomi

La percentuale di infezioni asintomatiche da West Nile Virus è stimata intorno al 70-80% dei casi totali. Questo significa che la maggioranza delle persone infettate dal virus non sviluppa sintomi evidenti, rimanendo asintomatica.

Tra il restante 20-30% che manifesta sintomi, spesso si osserva una forma lieve simil-influenzale con:

  • febbre
  • mal di testa
  • dolori muscolari (mialgie)
  • stanchezza
  • nausea
  • vomito

Solo in una piccola parte, circa l’1%, si sviluppano forme più gravi di infezione, quali encefalite o meningite caratterizzate da:

  • rigidità nucale
  • confusione mentale
  • convulsioni
  • paralisi

Questi sintomi possono portare a complicazioni neurologiche anche gravi, soprattutto negli anziani o nelle persone con sistema immunitario compromesso.

Dobbiamo preoccuparci?

Il numero attuale di casi registrati è limitato, ma la presenza di casi neuro-invasivi e un decesso recente indicano che il virus circola attivamente e può colpire in modo serio, soprattutto categorie vulnerabili. L’Italia non è isolata da questo fenomeno: anche paesi vicini come Grecia e Romania registrano casi in questa stagione.

Il cambiamento climatico, con estati più calde e umide, favorisce la proliferazione delle zanzare vettori (Culex), ampliando la diffusione del virus in aree dove prima era raramente presente. Per questo motivo, la sorveglianza è stata rafforzata e le autorità sanitarie esortano a non abbassare la guardia.

Cosa fare concretamente?

Per proteggersi dal West Nile Virus, è fondamentale adottare alcune misure preventive:

  • Utilizzare repellenti per zanzare e indossare abiti protettivi soprattutto nelle ore serali e notturne.
  • Eliminare ristagni d’acqua dove le zanzare si riproducono (vasi, sottovasi, tombini).
  • Prestare attenzione ai sintomi sospetti e consultare immediatamente un medico, in particolare se si è anziani o con patologie croniche.
  • Seguire le indicazioni delle autorità locali, che stanno implementando test obbligatori per i donatori di sangue nelle aree a rischio, per evitare trasmissioni secondarie.

In sintesi

Il West Nile Virus nel 2025 non è un’emergenza incontrollata, ma la sua presenza e i casi recenti confermano che il rischio è reale e concreto. La diffusione attiva del virus in varie regioni italiane e l’osservata gravità in alcuni pazienti richiedono una vigilanza costante e l’adozione di comportamenti responsabili da parte di tutti. La prevenzione resta la miglior difesa per tutelare la salute pubblica in un’estate che si conferma calda e favorevole alla circolazione dei vettori.

Aggiornarsi sui dati ufficiali e seguire le raccomandazioni di medici e istituzioni è il modo migliore per capire se e come preoccuparsi del West Nile Virus oggi.

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