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Caccia, riapertura anticipata e nuove leggi. Il Wwf a muso duro contro il Governo

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Caccia, riapertura anticipata e nuove leggi. Il Wwf a muso duro contro il Governo

In una dura presa di posizione, il WWF Italia lancia un allarme senza precedenti, definendo le recenti azioni del Governo Meloni e del Parlamento come “il peggiore attacco mai sferrato alla fauna selvatica in Italia”. L’associazione denuncia una strategia che, attraverso l’approvazione di nuove normative e la concessione di deroghe, starebbe erodendo i pilastri della conservazione e della tutela della biodiversità.

Mentre una petizione “Stop Caccia Selvaggia” ha raccolto oltre 80.000 firme, diverse regioni hanno autorizzato la preapertura della caccia senza una valida giustificazione scientifica. A questo si aggiungono le controversie legislative, a partire dal DDL Montagna, che prevede la possibilità di gestire il lupo tramite abbattimenti, ignorando che l’Italia non è obbligata a recepire il declassamento della specie a livello europeo. Ancora più grave è la deroga che consentirà di cacciare il fringuello, un piccolo uccellino migratore. Il WWF ha già annunciato che intraprenderà azioni legali per bloccare queste delibere regionali.

Una “Visione Ostile” e il Fallimento della Tutela

Secondo Dante Caserta, Responsabile Affari Legali e Istituzionali del WWF Italia, le misure adottate dal 2022 in poi non sono casuali. Sono “figlie di un disegno chiaro” che ribalta l’approccio basato sulla tutela in uno fondato sulla “mercificazione” o sulla visione di “una natura ostile da contenere con brutalità”. Questa strategia, che ha già portato a diverse procedure europee per violazione della normativa, ha di fatto annullato le prerogative del mondo scientifico in favore delle lobby di cacciatori e armieri.

Le concessioni normative, conclude il WWF, non solo minano la tutela della biodiversità, ma erodono anche i diritti fondamentali dei cittadini. Tra questi, il diritto di potersi muovere nelle aree naturali senza il rischio di essere colpiti e il diritto delle future generazioni di ereditare un ricco patrimonio faunistico. Il WWF, forte del sostegno popolare, chiede al Governo di fermare questo “pericoloso e anti-scientifico passo indietro” nella tutela degli animali.

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