Anci e Legambiente al Governo: rifinanziare i fondi ai Comuni per la demolizione degli immobili abusivi
L’ultima rilevazione sull’abusivismo edilizio elaborata da Istat e Cresme per il rapporto BES 2022 segnala un aumento del 9,1 per cento rispetto al 2021, la crescita più alta dal 2004, anno successivo all’ultimo condono edilizio. Il fenomeno resta particolarmente critico nel Mezzogiorno, dove viene definito insostenibile per diffusione, peso ambientale e impatto sulla sicurezza territoriale.
Uno degli elementi che continuano a favorire la persistenza dell’illegalità nel settore è la mancata esecuzione delle demolizioni disposte dai Comuni. Secondo il monitoraggio civico di Legambiente del 2023 nell’ambito della campagna Abbatti l’abuso, solo il 15,3 per cento delle 70.751 ordinanze emesse tra il 2004 e il 2022 è stato realmente eseguito nelle cinque regioni più colpite: Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e Lazio.
Le demolizioni bloccate e i fondi ormai esauriti
La scarsa efficacia dei provvedimenti di demolizione è legata principalmente all’assenza di risorse economiche adeguate. I fondi destinati a sostenere i Comuni negli interventi contro le opere abusive risultano completamente esauriti.
Il Fondo per la demolizione delle opere abusive istituito nel 2017 presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti non dispone più di risorse utilizzabili da parte degli enti locali. A esso si aggiunge il Fondo di rotazione presso la Cassa Depositi e Prestiti, istituito nel 2003, anch’esso privo di disponibilità, impedendo così ai Comuni di avviare o completare demolizioni già programmate.
La richiesta di Anci e Legambiente
Di fronte a un quadro di crescente illegalità e ridotta capacità operativa degli enti locali, Anci e Legambiente hanno lanciato un appello al Governo e al Parlamento: rifinanziare i fondi nella Legge di Bilancio 2026, attualmente in discussione al Senato.
Le due organizzazioni chiedono l’approvazione dell’emendamento ora all’esame della Commissione Bilancio, che prevede:
una dotazione di 75 milioni di euro per il Fondo di rotazione della Cassa Depositi e Prestiti
risorse pari a 10 milioni di euro all’anno per il Fondo del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per il triennio 2026-2028
Secondo Anci e Legambiente, solo un adeguato rifinanziamento potrà consentire ai Comuni di rispondere alle domande di contributo rimaste inevase negli anni precedenti e affrontare in modo concreto il problema strutturale dell’abusivismo edilizio.
Perché intervenire è urgente per sicurezza, ambiente e legalità
La mancata demolizione delle opere abusive non rappresenta solo un fallimento della legalità amministrativa, ma ha ricadute dirette sulla sicurezza del territorio, sulla tutela del paesaggio e sulla capacità di prevenire rischi idrogeologici. Intervenire con decisione significa rafforzare la credibilità delle istituzioni e promuovere un modello di sviluppo legale e sostenibile.
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