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Agricoltura, i meriti del Governo ed i demeriti Ue. Secondo Confeuro

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Agricoltura, i meriti del Governo ed i demeriti Ue. Secondo Confeuro

Andrea Tiso, presidente nazionale di Confeuro, sottolinea come negli ultimi tre anni il governo italiano abbia messo in campo risorse significative per sostenere il settore primario, sfruttando anche le opportunità del PNRR, riportando l’agricoltura al centro delle politiche nazionali. «Rispetto al passato, quando l’agricoltura era spesso sottovalutata, oggi vediamo un impegno concreto e misurabile, con strumenti che danno nuova linfa al sistema agroalimentare italiano».

Tuttavia, Tiso evidenzia come la vera sfida non sia solo nazionale, ma europea: «Le criticità maggiori nascono a Bruxelles. Il bilancio pluriennale 2028-2034 prevede un significativo ridimensionamento delle risorse per la Politica Agricola Comune, con la frammentazione dei fondi che rischia di indebolire ulteriormente gli agricoltori».

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Il presidente di Confeuro punta il dito contro la Commissione Von der Leyen, che non ha mantenuto le promesse su semplificazione e tutela del reddito agricolo, lasciando un sistema agricolo europeo penalizzato e privo di una strategia coerente nel lungo periodo.

Tiso conclude con un appello politico: «In Italia c’è maggiore attenzione verso il mondo agricolo, ma senza un cambio di rotta deciso nelle politiche europee, ogni sforzo nazionale potrebbe essere vanificato. Serve una Europa che ascolti davvero gli agricoltori, difenda la sovranità alimentare e garantisca una PAC forte e unitaria, per una politica agricola capace di futuro».

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