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Rifiuti, da Parlamento UE no a esportazione plastica verso Paesi non OCSE

Rifiuti, da Parlamento UE no a esportazione plastica verso Paesi non OCSE

Il Parlamento europeo ha approvato in via definitiva le nuove misure UE di controllo per le spedizioni di rifiuti. Con 587 voti favorevoli, 8 contrari e 33 astensioni, i deputati hanno approvato l’accordo raggiunto con il Consiglio che mira a proteggere più efficacemente l’ambiente e la salute umana, contribuendo nel contempo agli obiettivi dell’economia circolare dell’UE e dell’inquinamento zero.

Cosa cambia per i rifiuti UE

Le norme per l’esportazione di rifiuti dall’UE verso paesi terzi saranno più severe. Le esportazioni di rifiuti di plastica verso paesi non appartenenti all’OCSE saranno vietate entro due anni e mezzo dall’entrata in vigore del regolamento, mentre quelle verso i paesi dell’OCSE saranno soggette a condizioni più rigorose.

Dopo la votazione finale in Aula, il testo dovrà essere formalmente approvato dal Consiglio prima della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell’UE e della sua entrata in vigore 20 giorni dopo.

Le nuove norme stabiliscono procedure e misure di controllo in base all’origine, alla destinazione e al percorso di trasporto dei rifiuti, oltre al tipo di rifiuti e al trattamento che subiranno a destinazione. Nel 2020, le esportazioni di rifiuti dell’UE verso paesi terzi hanno raggiunto 32,7 milioni di tonnellate, rappresentando circa il 16% del commercio mondiale di rifiuti, mentre ogni anno circa 67 milioni di tonnellate di rifiuti vengono spediti tra i Paesi dell’UE.

Digitalizzazione per i Paesi UE

Tra le principali novità del testo si nota che, all’interno dell’UE, lo scambio di informazioni e dati sulle spedizioni di rifiuti sarà digitalizzato, attraverso un hub elettronico centrale, per migliorare la comunicazione e la trasparenza. I rifiuti di spedizione destinati ad essere smaltiti in un altro paese dell’UE saranno consentiti solo in circostanze eccezionali. La nuova legge istituisce inoltre un gruppo di lavoro per migliorare la cooperazione tra i Paesi dell’UE sulla prevenzione delle spedizioni illegali.

La relatrice Pernille Weiss ha sottolineato l’importanza di questa legislazione, affermando che “Questa legge offre maggiore certezza ai cittadini europei che i nostri rifiuti saranno gestiti in modo appropriato, indipendentemente da dove saranno spediti.”

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