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Giornata mondiale del leopardo delle nevi: minacce da uomo e cambiamento climatico

Giornata mondiale del leopardo delle nevi: minacce da uomo e cambiamento climatico

Ogni anno, con l’aumento delle temperature globali, l’habitat innevato del leopardo delle nevi si riduce progressivamente. Il 23 ottobre si celebra la Giornata mondiale dedicata a questo grande felino, simbolo della biodiversità asiatica e predatore al vertice degli ecosistemi montani. Tuttavia, la specie è sempre più minacciata dalle pressioni antropiche, dalla frammentazione dell’habitat e dai cambiamenti climatici.

Un predatore elusivo delle alte quote

Il leopardo delle nevi vive in 12 Paesi dell’Asia centrale e meridionale, tra cui Nepal, Bhutan, Mongolia e Pakistan. Abita territori montuosi che superano i 3.000 metri di altitudine, rendendo difficile sia il monitoraggio sia la protezione della specie. Secondo le stime della IUCN, la popolazione globale varia tra 3.920 e 6.390 individui e il suo stato di conservazione è classificato come “Vulnerabile”. Gli esperti prevedono un declino del 10% nei prossimi vent’anni se non verranno adottate misure efficaci.

Il ruolo ecologico del fantasma delle montagne

Chiamato “fantasma delle montagne” dalle popolazioni locali, il leopardo delle nevi è un predatore chiave per gli ecosistemi d’alta quota. Regola le popolazioni di erbivori, come stambecchi e pecore selvatiche, e contribuisce a mantenere l’equilibrio ecologico. La sua presenza è anche un indicatore della salute ambientale. Inoltre, la tutela del leopardo delle nevi è strettamente legata alla conservazione delle risorse idriche delle vette himalayane, fondamentali per oltre due miliardi di persone.

Habitat frammentato e minacce crescenti

Solo il 15% dell’areale del leopardo delle nevi ricade in aree protette, spesso troppo piccole o isolate. Nonostante segnali incoraggianti in Bhutan e Kazakistan, dove si osservano lievi aumenti della popolazione, la specie è ancora fortemente minacciata. Tra i principali pericoli figurano il bracconaggio, la perdita di habitat, i conflitti con le comunità locali e l’impatto del cambiamento climatico, che altera la distribuzione delle prede e restringe gli spazi vitali.

Tra bracconaggio e conflitti con l’uomo

Ogni anno si stima che tra 220 e 450 leopardi delle nevi vengano uccisi, spesso in risposta agli attacchi al bestiame. L’alterazione dell’ecosistema montano, causata dall’aumento delle temperature, riduce l’abbondanza delle prede naturali e spinge il felino a cacciare animali domestici. Questa dinamica accentua i conflitti con le popolazioni locali, rendendo ancora più difficile la convivenza.

Le iniziative per la conservazione

In Pakistan, il WWF ha avviato un progetto innovativo che combina tecnologia, ricerca scientifica e coinvolgimento delle comunità. Fototrappole dotate di sensori intelligenti aiutano a prevenire gli attacchi al bestiame, mentre i collari satellitari consentono di monitorare i movimenti dei felini e raccogliere dati fondamentali per la conservazione. Al tempo stesso, vengono promosse strategie di connettività ecologica e programmi di educazione ambientale.

Un futuro possibile

Proteggere il leopardo delle nevi significa salvaguardare l’intero ecosistema montano. Le azioni di sensibilizzazione, l’impegno delle comunità locali e la cooperazione internazionale sono essenziali per garantire un futuro in cui uomo e natura possano convivere in equilibrio. La Giornata mondiale del leopardo delle nevi ci ricorda quanto sia urgente agire per preservare questo straordinario simbolo delle vette asiatiche.

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