Gli ambientalisti americani portano Trump in tribunale: ha cancellato i dati sul clima
Negli Stati Uniti, la battaglia per il clima passa anche dai tribunali. Diverse associazioni ambientaliste americane hanno intentato una causa contro l’amministrazione Trump, accusata di aver rimosso dai siti governativi informazioni cruciali sui cambiamenti climatici. La denuncia, depositata presso una corte federale, non è solo una difesa dell’ambiente, ma una rivendicazione fondamentale: il diritto all’informazione ambientale.
Nel 2017, subito dopo l’insediamento dell’allora presidente, numerose pagine web dell’Agenzia per la Protezione dell’Ambiente (EPA) dedicate al clima furono oscurate o completamente eliminate. Secondo gli attivisti, questo atto ha violato il Freedom of Information Act e minato l’accesso del pubblico a dati scientifici essenziali per comprendere e contrastare la crisi climatica.
Cancellare i dati sul clima: una minaccia al diritto all’informazione ambientale
La cancellazione delle pagine, che contenevano materiali su politiche di mitigazione, strategie per la riduzione delle emissioni e aggiornamenti scientifici, ha rappresentato un pericoloso precedente, mettendo in discussione la trasparenza delle istituzioni e il loro ruolo di garante della conoscenza ambientale.
Ma c’è di più: secondo i promotori della causa, oscurare l’informazione ambientale è un atto di negazionismo climatico istituzionale che danneggia la società intera, privando cittadini, ricercatori, giornalisti e studenti della possibilità di accedere a dati vitali per le scelte presenti e future.
Ambientalisti americani vs Trump
Questa vicenda pone al centro un tema sempre più attuale: l’ecologia dell’informazione, ovvero il diritto a conoscere lo stato dell’ambiente in cui viviamo. Un diritto che è anche un dovere istituzionale, sancito da principi internazionali come la Convenzione di Aarhus, che garantisce l’accesso alle informazioni ambientali come fondamento di una democrazia partecipativa e sostenibile.
Perché questa battaglia legale riguarda tutti noi
Non si tratta solo di una questione americana. Cancellare o manipolare i dati ambientali è un rischio concreto anche altrove, e ci interroga su come le informazioni vengano prodotte, diffuse e protette nel contesto della crisi climatica.
In un’epoca in cui la sostenibilità è anche digitale, la trasparenza dei dati ambientali è il primo passo per una cittadinanza ecologica consapevole. Ecco perché la causa contro l’amministrazione Trump non riguarda solo il passato, ma disegna i contorni delle sfide future: quelle tra politica, scienza e diritti.
Share this content: