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Dallo smog ai tumori: studio americano svela gli effetti dell’aria inquinata sui cani

Dallo smog ai tumori: studio americano svela gli effetti dell’aria inquinata sui cani

I Golden Retriever, noti per il loro carattere docile e affettuoso, sono al centro di un innovativo studio della Colorado State University. Il progetto, della durata di due anni, mira a indagare come l’inquinamento atmosferico derivante da incendi e polveri sottili incida sulla salute dei cani e, per estensione, anche sull’uomo.

banner_leaderboard_okpensione Dallo smog ai tumori: studio americano svela gli effetti dell’aria inquinata sui cani

La ricerca è guidata da Sheryl Magzamen, professoressa associata e direttrice del programma di formazione in clima e salute dei lavoratori presso l’università del Colorado. L’obiettivo è analizzare gli effetti del particolato fine PM 2.5, emesso da incendi boschivi o da fonti urbane e industriali, su malattie respiratorie, cardiovascolari e tumorali, oltre che sull’aspettativa di vita degli animali.

Perché proprio i Golden Retriever

I ricercatori hanno scelto di “arruolare” tremila Golden Retriever per un motivo preciso: questa razza tende a sviluppare neoplasie più frequentemente rispetto ad altre, rendendola ideale per studiare i legami tra genetica, ambiente e malattie.

Nel corso dello studio, i dati sanitari dei cani verranno incrociati con i livelli di PM 2.5 registrati in diverse aree degli Stati Uniti, sia urbane che rurali. Questo approccio permetterà di ottenere informazioni concrete su come l’esposizione prolungata a un’aria inquinata possa incidere sulla salute canina e, di conseguenza, su quella umana.

Inquinamento e salute degli animali

Una ricerca della London School of Economics pubblicata nel 2024 ha già evidenziato una correlazione diretta tra inquinamento atmosferico e salute degli animali domestici. Secondo lo studio, un aumento di appena 1 microgrammo per metro cubo di PM 2.5 a settimana provoca un incremento dello 0,7% delle visite veterinarie per cani e gatti.

Ridurre i livelli di PM 2.5 a 5 μg/m³, come raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, potrebbe abbattere le visite dello 0,4% ogni anno, con un risparmio stimato di oltre 17 milioni di euro nei costi veterinari.

Benefici per la medicina veterinaria e per la salute umana

I risultati attesi dallo studio della Colorado State University potrebbero diventare la base per nuove linee guida veterinarie dedicate alle patologie causate dall’aria inquinata. Allo stesso tempo, i dati raccolti sui cani potrebbero essere applicati anche alla salute umana, grazie alla somiglianza nelle condizioni ambientali e di esposizione.

Gli esperti sottolineano che le ricerche in questo campo sono complesse, poiché non è possibile prevedere con esattezza quando si verificheranno incendi o picchi di inquinamento. Tuttavia, la necessità di comprendere meglio questi fenomeni è sempre più urgente, per il benessere di tutti.

Come proteggere i propri animali dall’inquinamento

In attesa dei risultati della ricerca, i veterinari consigliano alcune buone pratiche per ridurre l’impatto dell’aria inquinata sui propri animali domestici. È utile monitorare regolarmente gli indici di qualità dell’aria, disponibili su numerose app meteo. Durante i periodi critici, meglio limitare le passeggiate all’aperto e far uscire il cane solo per brevi necessità.

Al rientro, è opportuno pulire il pelo con un panno umido per rimuovere le particelle tossiche. Anche mantenere l’ambiente domestico pulito e ben filtrato è importante: si consiglia di chiudere le finestre nei momenti di maggiore inquinamento e utilizzare un purificatore d’aria.

Infine, è essenziale assicurare sempre una buona idratazione, poiché l’aria inquinata tende a seccare le vie respiratorie degli animali. In caso di secchezza oculare, è utile ricorrere a lavaggi o colliri veterinari specifici.

Una zampa per la scienza e per l’ambiente

I Golden Retriever si confermano ancora una volta tra i migliori amici dell’uomo, non solo per la loro affettuosità, ma anche per il contributo che possono offrire alla ricerca. Lo studio condotto in Colorado rappresenta un passo importante per comprendere come l’inquinamento influenzi la salute di tutti gli esseri viventi, ricordandoci che il benessere degli animali e quello delle persone sono strettamente collegati.

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