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Riforma della caccia: 55 associazioni chiedono l’intervento del Presidente Mattarella

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Riforma della caccia: 55 associazioni chiedono l’intervento del Presidente Mattarella

Un gruppo di 55 associazioni italiane ha inviato una lettera urgente al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per denunciare le manovre della maggioranza e del governo volte a inserire nella legge di Bilancio stralci del Disegno di legge AS 1552, riguardanti la deregulation della caccia.

Secondo le associazioni, l’iniziativa rappresenta una procedura impropria, in quanto la legge di Bilancio dovrebbe occuparsi esclusivamente di materie economiche e finanziarie, e non di normative sulla fauna selvatica e la conservazione della biodiversità.

Gli emendamenti contestati

Tra i punti più critici evidenziati nella lettera vi sono:

La possibilità di cacciare uccelli durante la migrazione preriproduttiva.

La cattura di piccoli uccelli selvatici ai fini di richiamo vivo.

Tali misure, secondo le associazioni, violerebbero la Direttiva Uccelli europea e potrebbero riaprire procedimenti di infrazione già chiusi contro l’Italia dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea.

Violazioni della Costituzione

Le associazioni sottolineano come gli emendamenti contrastino con l’articolo 9 della Costituzione, che include la tutela della biodiversità tra i principi fondamentali della Repubblica.

Inoltre, denunciano l’uso improprio della legge di Bilancio come strumento per approvare norme che nulla hanno a che fare con la materia economica, già avvenuto nel 2023 con danni concreti, tra cui l’apertura di nuove procedure d’infrazione europee.

L’appello al Presidente Mattarella

Nella lettera, le associazioni invitano il Presidente della Repubblica a intervenire per fermare la riforma della caccia in questa forma, definita lesiva dei principi costituzionali, della correttezza procedurale e della democrazia.

Le associazioni chiedono che la tutela della fauna selvatica e della biodiversità sia garantita secondo le leggi esistenti, evitando procedure legislative forzate che possano compromettere gli obblighi dell’Italia verso l’Unione Europea e l’ambiente.

Le associazioni firmatarie

Afni, Animal Law Italia,  Alleanza Antispecista, Altura, Amici Della Terra, Animal Aid Italia, Animal Equality, Animalisti Italiani, Asoim, Associazione Caretta Caretta, Associazione Io Non Ho Paura Del Lupo, Attivisti Gruppo Randagio, Cai, Cerm, Cirf – Centro Italiano Per La Riqualificazione Fluviale, Ciso, Earth, Ebn Italia, Enpa, Essere Animali, Eticoscienza, Feder Trek, Federazione Pro Natura, Fondazione Capellino, Fondazione Cave Canem, Fondazione Marevivo, Gaia Animali&Ambiente, Garol, Green Impact, Greenpeace, Grig, Gruppo Insubrico Di Ornitologia, Humane World For Animals, Isde, Lac, Lav, Leal, Leidaa, Limav, Lipu-Birdlife Italia, Lndc Animal Protection, Man, Mountain Wilderness, Nahr, Oasicostiera Odv, Oipa, Rete Dei Santuari, Rewilding Appenines, Salviamo L’orso, Società Ornitologica Italiana, Sos Gaia, Sropu, Vas, Waldrappteam, Wwf Italia.

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