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Greenwashing: protesta a tema “Signore degli anelli” di Extinction Rebellion

Greenwashing Extinction Rebellion

Greenwashing: protesta a tema “Signore degli anelli” di Extinction Rebellion

Nuova azione di protesta da parte di Extinction Rebellion presso il cantiere del Passante di Bologna. Un gruppo di attivisti vestiti da Ent (gli alberi senzienti del Signore degli Anelli), hanno colorato di verde le ruspe e incastrato dei tubi intorno ai macchinari. L’azione è nata per denunciare il pesante impatto ambientale dell’opera e il “greenwashing” delle istituzioni. “Siamo la natura che disENTe”: lo slogan dei manifestanti.

Un gruppo di attiviste vestite da Ent- i Pastori degli Alberi partoriti dalla mente di Tolkien – ha simbolicamente attaccato il territorio di Isengard (il cantiere) per arrestare l’opera di disboscamento voluta dal potente stregone Saruman (i governi).



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Colorate di verde le ruspe contro il greenwashing

Alcune ruspe e altri mezzi pesanti sono stati colorati di verde – con vernice lavabile – e sigillati da poster raffiguranti “la Mano”. “Una mano non più bianca come il vessillo di Saruman, ma anche questa verde, come il greenwashing che caratterizza il progetto di allargamento del nodo autostradale”. Lo riporta in una nota Extinction Rebellion.

Diversi tubi sono stati inoltre aggrovigliati intorno ai mezzi e dispersi nell’area circostante per ostacolare la ripresa dei lavori, mentre lungo il lato del cantiere che si affaccia sulla tangenziale è stato lasciato un nuovo striscione che recita «Siamo la natura che dissENTe».

Extinction Rebellion: perché il Signore degli Anelli

Non è la prima azione di Extinction Rebellion Bologna a tema Signore degli Anelli. Già a marzo un gruppo di attiviste aveva appeso degli striscioni sul cavalcavia della tangenziale, con scritto “I fuochi sono accesi, la terra chiede aiuto e Bologna risponderà”.

L’azione simbolica di oggi, si aggiunge quindi ad un contesto più ampio di mobilitazione cittadina. Da anni sta ormai cercando di far pressione sulle istituzioni affinché venga ritirato il progetto di allargamento autostradale (il “Passante”), a causa del suo pesantissimo impatto ambientale. Se da un lato le istituzioni parlano sempre di più di “Passante di nuova generazione”.

Un’opera addirittura “verde” che prevederebbe piani di rimboschimento e mitigazione ambientale. Ciò a cui sta assistendo Bologna è l’incessante diminuzione del verde cittadino, con chiusure di parchi e alberi che vengono tagliati ora anche nel pieno della notte pur di evitare l’opposizione dei comitati.

“Il Passante è verde, ma solo di greenwashing ed Extinction Rebellion, con l’Assemblea No Passante, i comitati locali e tutti i cittadini, continuerà a ostacolare la sua realizzazione. Non sarà questa l’Ultima marcia degli Ent”. La chiosa del movimento.

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