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Inquinamento e infertilità maschile, appello al governo in 5 punti

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Inquinamento e infertilità maschile, appello al governo in 5 punti

Inquinamento ed infertilità maschile. Un calo del 50% della popolazione mondiale stimato entro il 2100. Un dato ancora peggiore per noi italiani che per quella data passeremo dagli attuali 60milioni a circa 30.

È quanto emerge dal convegno intitolato “L’Impatto ambientale sulla fertilità maschile” organizzato da L’Altritalia Ambiente insieme con Ecofoodfertility, e patrocinato dal MASE (Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica) alla Camera dei Deputati.

Il convegno, moderato da Virginia Lozito, giornalista del TG1, e da Lisa Iotti, di Presa Diretta, ha analizzato a fondo le cause derivanti da fattori ambientali che incidono sulla fertilità maschile determinando così un sensibile calo della natalità.

Anche se attualmente la popolazione dei paesi centro africani è in aumento, già si denota un rallentamento di crescita di circa il 50% rispetto agli anni precedenti. Si è passato infatti da 7/8 figli a coppia a 3/4.

Gli studi inoltre evidenziano come nei giovanissimi sani (18-22 anni) si va dal 40 al 50% in meno con almeno un parametro seminale alterato nelle aree a maggiore pressione ambientale.

Il picco di aumento della popolazione è previsto per il 2064, con circa 9,7 miliardi di persone poi comincerà l’inversione di tendenza che farà scendere gli abitanti globali a quota 8,8 miliardi a fine secolo, con 23 paesi, fra cui l’Italia, che vedranno ridursi le loro popolazioni di oltre il 50% così come pubblicato anche sulla nota rivista Lancet.

Per l’Italia si stima un tasso di fecondità totale a 1,2, in Polonia intorno a 1,17.

Lo studio sull’infertilità maschile

Lo studio prevede enormi cambiamenti anche nella struttura dell’età globale, con una stima di 2,37 miliardi di over 65 nel mondo nel 2100, rispetto a 1,7 miliardi di under 20. Gli over 80 supereranno gli under 5 con un rapporto di 2 a 1.

Si stima infatti che il numero di bambini di questa fascia d’età diminuirà del 41% (da 681 mln nel 2017 a 401 mln nel 2100), mentre si prevede che il numero di persone di età superiore a 80 anni aumenterà di 6 volte (da 141 a 866 milioni).



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Il progetto di ricerca di EcofoodFertility e Altritalia Ambiente

I dati del progetto di ricerca EcofoodFertility presentati alla Camera indicano chiaramente un rischio riproduttivo importante con alterazioni della qualità seminale con percentuali di oltre il 40%.

Tale ricerca è stata coordinata da Luigi Montano, UroAndrologo dell’ASL di Salerno. Da anni con una vasta rete di ricercatori di diversi centri ospedalieri, universitari e di ricerca, sta biomonitorando in maniera sistematica la qualità del seme di giovanissimi sani in relazione alla presenza degli inquinanti ambientali. Ma anche i loro effetti in diverse aree Italiane ad alto tasso di inquinamento (Terra dei Fuochi, Brescia, Valle del Sacco, Modena, Vicenza, Taranto) nei confronti di un’area a basso inquinamento come la Valle del Sele (Salerno).

L’appello al Governo in 5 punti

Da qui un appello lanciato al convegno e rivolto ai parlamentari presenti in aula articolato in più punti.1

1) Visita “simil leva’ andrologia  a tutti i 18enni con il supporto dei Medici di Medicina Generale

2) Spermiogramma gratuito a tutti i 18enni

3) registro nazionale sulla fertilità maschile

4) abbassare l’età degli screening per malattie tumorali almeno nelle aree a più alta incidenza per patologie oncologiche

5) un grande Patto fra Scuola e Sanità per educare alla Salute ambientale e Riproduttiva. In pratica una grande opera di prevenzione a partire dall’informazione ai ragazzi su rischi ambientali e agli stili di vita sani per la tutela della salute riproduttiva che si traduce in difesa anche della futura salute generale in fase adulta e peraltro a quella della progenie, considerando gli effetti transgenerazionali che hanno gli insulti chimici e fisici sui gameti.

I lavori alla Camera su inquinamento ed infertilità maschile

L’evento è stato trasmesso in diretta streaming su un canale web della camera dei deputati, cliccando quindi su questo link, https://webtv.camera.it/evento/25080 è possibile rivedere sul proprio PC o sul proprio cellulare lo svolgimento dei lavori. Presenti politici, ambientalisti e il “top” dei ricercatori italiani operanti in questo settore. Tra i politici presenti Francesco Emilio Borrelli, deputato AVS e membro della Commissione d’Inchiesta ciclo rifiuti e illeciti ambientali. Manfredi Potenti, senatore della Lega e membro della commissione ambiente. Marco Furfaro deputato PD e membro della Commissione Affari sociali; Andrea Quartini, deputato M5S e membro della commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia, sullo sfruttamento de sulla tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro pubblici e privati. Carmela Auriemma, deputata del M5S e membro della commissione d’inchiesta ciclo rifiuti e illeciti ambientali. Intervenuto da remoto anche Paolo Maddalena, vicepresidente emerito della Corte Costituzionale.

Per L’Altritalia Ambiente il presidente nazionale Renato Narciso che ha introdotto i lavori, il responsabile del sud Italia Ruggiero Del Grosso anch’egli intervenuto da remoto, cha ha portato la testimonianza dei volontari operanti sul territorio Maria Sorrentino, coordinatrice del comitato scientifico e Laura Barnaba membro del comitato scientifico. Presente anche Francesco Giardina, direttore di Coldiretti Bio; Liliana La Sala del Ministero della Salute. Marco Martuzzi, direttore Dipartimento Salute/Ambiente Istituto Superiore di Sanità. Filippo Anelli, presidente Federazione dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri. Francesco Macrì, Segretario Federazione Italiana Società Medico Scientifiche (FISM).

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