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Italia e Kenya rafforzano la cooperazione energetica

Italia e Kenya rafforzano la cooperazione energetica

A margine della settima Assemblea delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEA7), il viceministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Vannia Gava ha incontrato a Nairobi il ministro dell’Energia e del Petrolio del Kenya, James Opiyo Wandayi, insieme al suo vice Alex Wachira. L’incontro ha rappresentato un passaggio significativo nelle relazioni bilaterali tra i due Paesi, soprattutto in un momento in cui la cooperazione in ambito energetico assume un ruolo centrale nella transizione globale.

Il Piano Mattei

Durante il confronto sono state approfondite le principali aree di cooperazione previste dal Piano Mattei, il programma strategico con cui l’Italia intende rafforzare le partnership con i Paesi africani. Il dialogo si è concentrato su progetti comuni capaci di coniugare sviluppo economico e sostenibilità ambientale, elementi chiave per favorire una crescita equilibrata nella regione.

Biocarburanti sostenibili

Uno dei temi principali affrontati riguarda lo sviluppo dei biocarburanti sostenibili. Questo settore offre al Kenya la possibilità di valorizzare risorse locali e, al contempo, rappresenta per l’Italia un ambito strategico in cui investire per ridurre le emissioni e diversificare le fonti energetiche. La collaborazione tra i due Paesi punta a creare filiere efficienti e tecnologie avanzate, promuovendo un modello energetico più pulito e resiliente.

Geotermia e idrogeno come pilastri del partenariato

Il Kenya è uno dei Paesi leader a livello mondiale nello sfruttamento dell’energia geotermica, una risorsa che rappresenta un’opportunità concreta per ampliare la cooperazione con l’Italia, forte delle proprie competenze tecnologiche.

Parallelamente, è stato confermato l’interesse comune a sviluppare progetti legati all’idrogeno, elemento considerato fondamentale per la decarbonizzazione di numerosi settori industriali.

Stabilità e sviluppo

Secondo Vannia Gava, il Kenya è un partner strategico per l’Italia, non solo per la stabilità dell’area dell’Africa orientale ma anche per le opportunità legate alla transizione energetica. Le intese discusse a UNEA7 confermano la volontà di costruire un asse di cooperazione solido e orientato al futuro, capace di sostenere lo sviluppo sostenibile e contribuire agli obiettivi climatici globali.

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