Loading Now

La nuova legge climatica europea colpisce l’Africa

Africa

La nuova legge climatica europea colpisce l’Africa

La nuova legge climatica dell’Europa colpisce l’Africa. L’Unione Europea ha varato, infatti, una nuova legge che promette di ridurre drasticamente la deforestazione e l’impatto ambientale del commercio internazionale. Secondo Owen Ray colonnista del giornaleCollegian, la Regolamentazione Europea sulla Deforestazione danneggerebbe gli agricoltori del continente. Anche se l’intenzione potrebbe essere buona, sostiene l’esperto, gli effetti collaterali rischiano di colpire duramente i più vulnerabili, proprio come i Paesi dell’Africa.

Il Regolamento Europeo sulla Deforestazione (EUDR)

Il Regolamento Europeo sulla Deforestazione (EUDR), in vigore dal 1° gennaio 2025, imporrà restrizioni alla produzione e all’importazione di prodotti agricoli provenienti da terre deforestate. Questa mossa mira ad aiutare l’UE a raggiungere l’ambizioso obiettivo di emissioni nette zero entro il 2050 e a proteggere la salute delle future generazioni. Tuttavia, dietro questo apparente slancio ambientalista della legge climatica si nasconde una realtà più complessa.

Le conseguenze nascoste sui piccoli agricoltori

La legge mette al bando la rimozione di foreste naturali per scopi agricoli e si concentra su sette prodotti chiave responsabili di elevate quantità di deforestazione: olio di palma, soia, legno, cacao, caffè, bestiame e gomma. Ma il vero impatto si fa sentire nei campi di milioni di piccoli agricoltori africani, chiamati piccoli proprietari, che rischiano di pagare il prezzo più alto. La difficoltà principale risiede nella verifica dell’origine dei prodotti importati nell’UE. Mentre le grandi aziende possono facilmente adeguarsi ai nuovi standard, i piccoli proprietari africani sono spesso in grado di fornire poche o nessuna documentazione per dimostrare che le loro terre non sono state deforestate. Questo rischia di tagliare fuori i produttori africani dai mercati internazionali, minando la loro sopravvivenza economica.

Conseguenze collaterali delle politiche ambientali

Ma non è solo una questione di economia. L’Africa è già uno dei continenti più vulnerabili agli effetti dei cambiamenti climatici. Onde di calore estreme, piogge torrenziali e inondazioni stanno già mietendo vittime e causando danni irreparabili. La mancanza di infrastrutture adeguate aggrava ulteriormente la situazione, rendendo difficile la gestione delle crisi ambientali e economiche. Mentre l’Unione Africana si impegna a proteggere il continente dai cambiamenti climatici, l’Europa deve riflettere sulle conseguenze collaterali delle proprie politiche ambientali e sui danni della legge climatica all’Africa. Limitare l’accesso al mercato europeo non solo danneggia gli agricoltori africani, ma mina anche gli sforzi globali per combattere il cambiamento climatico. È tempo – commenta Owen Ray – che l’UE riconsideri il proprio approccio, lavorando in collaborazione con i paesi africani per sviluppare soluzioni sostenibili che proteggano sia l’ambiente che i mezzi di sussistenza delle persone.

Share this content: