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“Legge sparatutto, attacco alla natura”. Associazioni protestano

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“Legge sparatutto, attacco alla natura”. Associazioni protestano

Riparte in Commissione agricoltura della Camera l’iter della proposta di legge sulla caccia presentata dall’onorevole Bruzzone. “Una legge – affermano le associazioni Enpa, Lac, Lav, Leidaa, Lipu, Lndc animal protection, Oipa, Federazione nazionale Pro Natura, WWF Italia – che rappresenta un gravissimo attacco alla natura e agli uccelli selvatici. Se fosse approvata, attiverebbe una nuova procedura d’infrazione da parte della Commissione europea nei confronti dell’Italia per la violazione della Direttiva Uccelli”.



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Animalisti e ambientalisti compatti contro la “legge sparatutto”

Secondo le associazioni ambientaliste e animaliste, la proposta di legge propone pratiche che sono vietate dalla Direttiva comunitaria Uccelli quali l’allungamento della stagione venatoria oltre i limiti consentiti, mettendo così a rischio gli uccelli migratori che già da gennaio sono impegnati nel viaggio verso i luoghi di riproduzione.

“Inoltre, la creazione di Istituti regionali sulla caccia, al fine di sostituire i pareri dell’Ispra permetterebbe il varo di calendari venatori ancora più favorevoli ai cacciatori” Altri vulnus della legge sempre secondo le associazioni: la caccia 7 giorni su 7, con l’abolizione delle giornate di silenzio venatorie. Ancora i calendari emanati con legge per bypassare i ricorsi al Tar, l’esclusione dalla tutela della legge 157 degli uccelli da richiamo e infine il mantenimento della licenza di porto di fucile per chi pratica il bracconaggio in periodi vietati.

Appello a Parlamento e Governo per bocciare la proposta

“Da oggi riparte l’iter della vergogna – commentano le associazioni – una proposta che smontando l’impianto della legge 157, aprirebbe a una deregulation dell’attività venatoria, con un impatto devastante sulla natura e la fauna selvatica, favorendo il bracconaggio e ponendo serie minacce alla sicurezza e alla incolumità delle persone. Chiediamo al Parlamento e al Governo di bocciare la proposta di legge, e l’avvio di azioni concrete a tutela degli uccelli selvatici, come la salvaguardia delle specie in declino, anche in attuazione dell’articolo 9 della Costituzione, che contiene il principio della tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni”.

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