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Malattia carnivora, perché pioggia e innalzamento mare sono un rischio

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Malattia carnivora, perché pioggia e innalzamento mare sono un rischio

Continuano ad aumentare ed a preoccupare i casi della cosiddetta malattia carnivora. Le infezioni batteriche chiamate sindrome da shock tossico da steptococco (Stss) hanno messo in allerta le autorità sanitarie del Giappone, dove si sta registrando il picco dei casi. La patologia è ormai tristemente nota per la sua rapida progressione e l’alto tasso di mortalità. Ancora una volta il cambiamento climatico e soprattutto i suoi effetti sulla salute umana e la diffusione dei virus gioca un ruolo determinante. In particolare un gruppo di esperti in un articolo sulla rivista scientifica Jama ha evidenziato la trasmissione delle malattie correlandole anche a fenomeni come la stagione delle piogge e l’innalzamento dei mari. Fenomeni fuori controllo per il cambiamento climatico e che stanno alterando le migrazioni e stanno variando gli habitat naturali degli animali.

Impennata dei casi in Giappone

Ma andiamo con ordine. Secondo un rapporto dell’Istituto nazionale delle malattie infettive (Niid), i casi registrati in Giappone di questa infezione rara ma grave hanno raggiunto un picco di 941 nel 2023 in costante aumento nel 2024, con 378 nuovi casi segnalati al 25 febbraio, ovvero il 40% di tutti i casi dell’anno precedente in meno di due mesi. Non essendo però una malattia respiratoria come la polmonite o il Covid-19, ricordano gli esperti, è improbabile che porti a una situazione di pandemia.



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Le cause della malattia carnivora

Tra le possibile cause di questo anomalo aumento, le autorità giapponesi ipotizzano che potrebbe essere associato a una variante batterica nota come ceppo M1UK, oppure una conseguenza della fine delle misure restrittive adottate durante il Covid-19.

Sintomi: dai più lievi alla necrosi

Come si fa a riconoscere la malattia carnivora? La sindrome dello shock tossico streptococcico è una delle tipologie più aggressive e rare dell’infezione da steptococco di tipo A. Comunemente causa forme lievi di malattia come tonsillite, faringite e scarlattina. In rari casi, tuttavia, i batteri. In situazioni meno frequenti porta, invece, un’infezione grave nota come malattia invasiva da Gas (iGas) che può manifestarsi, tra le possibili complicanze, con la sindrome da shock tossico streptococcico.

Chi viene contagiato presenta febbre alta, abbassamento della pressione arteriosa (ipotensione), tachicardia, tachipnea e nei casi più gravi si arriva a scompenso di diversi organi e morte. Può capitare anche che la malattia sua accompagnata da eruzioni cutanee che a loro volta possono causare infezioni che degenerano in necrosi (da qui il nome “malattia carnivora”). Tra i fattori che possono aumentare il rischio di contrarre questa malattia sono l’età (è più comune negli adulti di età pari o superiore a 65 anni), le ferite aperte (per un intervento chirurgico o un’infezione virale come la varicella) e diabete.

Diagnosi, trasmissione, cura e prevenzione

Test ed esami del sangue sono sufficienti per la una prima diagnosi, che successivamente può essere approfondita da altri esami strumentali e controlli per verificare il funzionamento degli organi. Per il trattamento, invece, i pazienti necessitano di cure mediche intensive, con ricoveri ospedalieri, somministrazione di liquidi per via endovenosa, antibiotici e interventi chirurgici per la rimozione dei tessuti infetti. 

La trasmissione ricorda quella del Covid-19. Anche gli steptococchi del gruppo A si trasmettono infatti attraverso l’inalazione di goccioline o droplets disperse nell’aria provenienti dalle persone infette che tossiscono o starnutiscono. La raccomandazione, dunque, è sempre quella di usare misure preventive necessarie, come il lavaggio frequente delle mani, una cura adeguata delle ferite cutanee, e gli antibiotici, quando prescritti.

Gli effetti del cambiamento climatico

Il 20 marzo sulla rivista scientifica Jama un gruppo di esperti ha evidenziato la connessione tra cambiamento climatico e malattie infettive, esortando i professionisti medici a prepararsi a nuovi modelli di malattie e a sostenere l’azione per il clima. Oltre a lanciare l’allarme sulla comparsa e la diffusione di agenti patogeni dannosi, gli autori Gli autori sollecitano inoltre la comunità medica ad aggiornare la propria istruzione e formazione e ad adottare misure per combattere il riscaldamento globale.

In tal senso è stato particolarmente incisivo George R. Thompson, Professore presso la UC Davis School of Medicine, Dipartimento di Medicina Interna, Divisione di Malattie Infettive e Dipartimento di Microbiologia e Immunologia Medica. “Conoscere la connessione tra cambiamento climatico e comportamento delle malattie può aiutare a guidare la diagnosi, il trattamento e la prevenzione delle malattie infettive”. Queste le dichiarazioni dello studioso.

Malattie infettive e vettori di trasmissione

Le malattie infettive possono essere causate da virus, batteri, funghi o parassiti. Molte di queste malattie vengono trasmesse da animale a uomo o da uomo a uomo. Un tipo di malattia infettiva sono le malattie trasmesse da vettori. Sono causate da agenti patogeni trasportati da vettori come zanzare, pulci e zecche. Alcune malattie causate dai vettori sono la dengue, la malaria e il virus Zika

“Stiamo riscontrando casi di malattie trasmesse dalle zecche nei mesi di gennaio e febbraio“, ha affermato il primo autore dello studio Matthew Phillips, ricercatore di malattie infettive presso il Massachusetts General Hospital e la Harvard Medical School. “La stagione delle zecche sta iniziando prima e con zecche più attive in un range più ampio. Ciò significa che il numero di punture di zecca sta aumentando e con esso le malattie trasmesse dalle zecche”.

Piogge e innalzamento mari: gli effetti

Anche le malattie zoonotiche, come la peste e l’hantavirus (trasmessi dai roditori), stanno mostrando cambiamenti nell’incidenza e nella localizzazione. Gli esperti hanno notato cambiamenti nei modelli di migrazione degli animali e negli areali naturali. A causa della perdita del loro habitat, gli animali selvatici si stanno avvicinando all’uomo. Ciò comporta un rischio maggiore che le malattie degli animali si trasmettano all’uomo e che si sviluppino nuovi agenti patogeni.

Anche i cambiamenti nell’andamento delle piogge e nella temperatura dell’acqua costiera possono influenzare la diffusione di malattie trasmesse dall’acqua, come E. coli e Vibrio. Secondo il team, il livello del mare si sta alzando e le mareggiate e le inondazioni costiere, che un tempo erano eventi rari o estremi, si stanno verificando con maggiore frequenza

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L’appello: misure urgenti per il cambiamento climatico

Negli ultimi anni le malattie infettive, come il COVID-19 , hanno avuto un enorme impatto sul mondo. Sempre nell’articolo su Jama il team di esperti ha chiesto misure più forti per la sorveglianza delle malattie infettive e ha esortato gli educatori medici a formare i medici per anticipare i cambiamenti nei modelli di malattie infettive.

“Non è una situazione senza speranza. Esistono passaggi distinti che possiamo intraprendere per prepararci e contribuire ad affrontare questi cambiamenti. I medici vedono in prima persona l’impatto del cambiamento climatico sulla salute delle persone. In quanto tali, hanno un ruolo nel sostenere politiche che possano rallentare il cambiamento climatico”.

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