Bici e ciclabili che non piacciono a Feltri sempre più il futuro della mobilità sostenibile
Mezzo di trasporto sostenibile, accessibile, inclusivo, economico e salutare. È la definizione della bicicletta riportata nella ‘Dichiarazione sulla mobilità ciclistica’ dell’Unione Europea. Una recente indagine di Skuola.net ha confermato che i giovani la utilizzano per spostarsi e vorrebbero più spazi e dunque più ciclabili. Proprio quelle che ha contestato il direttore editoriale de Il Giornale, Vittorio Feltri scatenando una vera e propria bufera politica e mediatica.
Le parole di Feltri sulle ciclabili e la bufera mediatica e politica
Nel corso della festa per i 50 anni del quotidiano, il popolare giornalista ha sorpresa tutti con una delle sue ormai note sortite. “A Milano quello che mi dà fastidio sono le piste ciclabili, i ciclisti mi piacciono solo quando vengono investiti”. Una dichiarazione ritenuta particolarmente pesante anche in virtù del suo ruolo istituzionale di consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Vittorio Feltri.
Per il capogruppo dem al Pirellone Pierfrancesco Majorino le parole di Feltri sulle ciclabili sono “disdicevoli” e “spiace che una persona come lui che ha anche un ruolo istituzionale si lasci andare a ciniche provocazioni che in questo caso offendono la memoria di cittadine e cittadini che hanno perso la vita” in diversi incidenti in città. “C’è da vergognarsi, mi piacerebbe sapere che cosa ne pensi il presidente Fontana”, ha aggiunto Majorino, che è anche componente della segreteria nazionale del Pd.
“A me i consiglieri regionali violenti e incivili piacciono solo dimissionari. Vittorio Feltri non può stare un giorno in più con un ruolo istituzionale. Dimissioni immediate in nome di tutte le vittime della strada”, attacca Luca Paladini, consigliere regionale del Patto civico sempre commentando su Feltri e ciclabili. Per il capogruppo del M5s, Nicola Di Marco, le frasi di Feltri sono “istigazione alla violenza” e chiede a che Fdi “prenda immediati provvedimenti e lo allontani dalle istituzioni”.
L’iniziativa del Movimento Diritto dei Pedoni
Il Movimento Diritto dei Pedoni, ricordando che in “In Italia, una persona in bicicletta è investita e uccisa in media ogni 35 ore” ha lanciato una proposta: inviare una mail a questo indirizzo https://bit.ly/dimissionifeltri. L’obiettivo è chiedere le dimissioni da Consigliere della Regione Lombardia di Vittorio Feltri dopo la sua sortita nel commentare la presenza di ciclabili a Milano. L’appello è stato già raccolto da numerose associazioni ambientalisti tra cui Genitori Antismog, che peraltro proprio per domani (27 venerdì) ha in programma una iniziativa in tema “due ruote”.
La ciclabile umana “ProteggiMI!”
Torna infatti la “ciclabile umana” ProteggiMI!. Appuntamento alle 6,30 di mattina in Via Francesco Sforza angolo via S. Barnaba. “Un modo – si legge sui social di Genitori Antismog – per far sentire la nostra voce pedoni e ciclisti a cui viene ogni giorno sottratto spazio pubblico per muoversi. Questa volta protesteremo contro una piccola grande ingiustizia: alcune persone che lavorano al Policlinico e scelgono di arrivarci con l’auto privata stazionano per circa un’ora sulla ciclabile di via Francesco Sforza, mettendo in pericolo la vita di tante persone. Lo fanno per aspettare che apra il parcheggio del Policlinico senza dover pagare l’ingresso in Area C. Per un giorno, restituiamo la pista ciclabile a chi appartiene: alle persone in bici, che hanno tutto il diritto di andare al lavoro in sicurezza”.
L’associazione vittime della strada pronta a querelare Feltri
L’Associazione Gabriele Borgogni presenterà una querela contro Vittorio Feltri. Per l’associazione con sede a Firenze, che si occupa della tutela delle vittime della strada, sono “indegne” le parole pronunciate s mercoledì 25 settembre a Milano dal giornalista. “Sono parole che sono macigni, e che con fatica riportiamo. E davanti alle quali non si può restare indifferenti”, commenta Valentina Borgogni, presidente dell’Associazione Gabriele Borgogni, che “si batte da anni per la sicurezza stradale, per la cultura della legalità”. “La nostra Associazione – si legge in un comunicato – non può tollerare che un giornalista, un politico, un uomo pubblico, si permetta di pronunciare parole che prima di tutto sono contro la vita, bene inviolabile e costituzionalmente riconosciuto. Per questo verrà presentata apposita querela da parte dell’ufficio legale dell’Associazione”.
Il Premio Urban Award
Nell’anno europeo della bicicletta, il premio Urban Award diventa quanto mai centrale per l’Italia e in particolare per tutti i Comuni, chiamati a mettere in atto progetti e interventi concreti a favore della mobilità sostenibile. Ed è particolare che il premio arrivi proprio mentre imperversa la polemica innescata da Feltri sulle ciclabili.
Ideato da Ludovica Casellati, direttrice di Viagginbici.com e Luxurybikehotels.com, Urban Award è giunto all’8^ edizione e premia le proposte più innovative ed efficaci dal punto di vista green.
“Negli ultimi anni è cresciuta la consapevolezza dell’impatto che la mobilità ha sull’ambiente, ma soprattutto sulla nostra qualità di vita”, spiega Ludovica Casellati. “In questo senso, il premio Urban Award vuole essere un invito per i Comuni a cambiare, a innovare, a fare sempre meglio. Nelle sette edizioni passate abbiamo ricevuto tantissimi progetti: nuove ciclovie, percorsi sicuri per raggiungere le scuole, spazi multifunzionali per le biciclette, rimborsi economici per raggiungere il posto di lavoro in bicicletta. Innovazioni concrete che hanno significato per le nostre città meno inquinamento e aria più pulita, meno stress e più benessere. Anche quest’anno vogliamo innescare una sfida virtuosa tra i Comuni del nostro Paese, nella convinzione che non ci sono alternative a una mobilità sostenibile per le nostre città”, continua. Il premio Urban Award vede anche quest’anno la collaborazione di Anci, associazione nazionale comuni italiani, e il sostegno di Intesa Sanpaolo e Bosch eBike. La premiazione dei Comuni vincitori dell’edizione 2024 si terrà dal 20 al 22 novembre 2024 a Torino in occasione della 41^ assemblea nazionale Anci.
I giovani scelgono ciclabili e bici per muoversi: il sondaggio
Tema cruciale della mobilità sostenibile è il trasporto intermodale che combina mezzi privati e pubblici urbani, migliorando l’efficienza e riducendo l’impatto ambientale. L’Eco Festival della mobilità sostenibile e delle città intelligenti, svoltosi il 17-18 settembre scorso ad Acquario Romano, ha interrogato a questo proposito i giovani, attraverso il portale Skuola.net.
Dalla survey, realizzata su un campione di 2.500 giovani dai 15 ai 35 anni, emerge che il 45% utilizza abitualmente un mix tra treno e mezzi pubblici (autobus, tram, metro) per raggiungere la scuola o il posto di lavoro. Privilegiare mezzi di trasporto meno inquinanti è secondo il 39% degli intervistati il comportamento più utile per ridurre l’impatto ambientale. Ma occorrono anche maggior frequenza delle corse (45%) per quel che riguarda i trasporti pubblici. E ancora: più infrastrutture per la ciclabilità (47%) tra cui piste ciclabili e bike station, un numero maggiore di colonnine di ricarica elettrica (33%) per incentivare l’acquisto di veicoli elettrici. Città intelligenti e trasporti sostenibili: un futuro ipotizzabile anche in Italia per il 54% dei giovani, ma con tempi di attuazione sicuramente molto lunghi.
L’Anci: mobilità green fa bene anche alla salute
“Anche quest’anno l’Anci accompagna con grande piacere il percorso del Premio Urban Award in questa sua nuova tappa – afferma Roberto Pella, presidente Anci –. Come sappiamo la mobilità sostenibile è parte integrante della progettazione urbana nelle città. E l’uso di mezzi di locomozione green come la bicicletta non solo sono mezzi a basso impatto ambientale. Offrono anche numerosi vantaggi anche in termini di migliore qualità della vita delle comunità locali e la salute dei cittadini, come la riduzione del rischio di malattie cardiovascolari e la riduzione dello stress. In questi anni Urban Award si è dimostrato uno strumento efficace a disposizione delle amministrazioni locali. Molto utile per creare rete su progetti e buone pratiche nello spirito di contribuire a preservare le risorse naturali per le generazioni future”.
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