Loading Now

IA in azione per proteggere il mare Adriatico dalle macroplastiche

macroplastiche fiumi Adriatico

IA in azione per proteggere il mare Adriatico dalle macroplastiche

Il progetto ‘River Eye’ della Regione Veneto ha appena concluso la sua prima fase di monitoraggio sulle macroplastiche che dai fiumi finiscono nel mare Adriatico. Questo innovativo progetto, lanciato quasi un anno fa in collaborazione con la start-up Blue Eco Line e l’associazione Plastic Free Onlus, ha utilizzato videocamere e intelligenza artificiale per identificare e quantificare i rifiuti plastici flottanti sui fiumi Piave, Bacchiglione e Canal Bianco.

Macroplastiche nei fiumi veneti: i dati del monitoraggio

Il monitoraggio ha rivelato che i rifiuti principali sono costituiti da plastica rigida, tra cui bottiglie, contenitori e polistirolo usato in agricoltura.

Questi materiali, trasportati dalle acque, sono facilmente identificabili grazie all’IA, che ha permesso di ottenere dati accurati sul flusso di rifiuti plastici stagionali nei tre corsi d’acqua.

Le analisi hanno evidenziato una correlazione diretta tra le precipitazioni e l’aumento di macroplastiche nei fiumi, con picchi significativi in primavera e autunno.



Ap-set-banner-Ambiente-in-Salute-728x90-1 IA in azione per proteggere il mare Adriatico dalle macroplastiche
Ap-set-banner-Ambiente-in-Salute-240x400-2 IA in azione per proteggere il mare Adriatico dalle macroplastiche

Il Canal Bianco e il ruolo delle precipitazioni

Tra i fiumi monitorati, il Canal Bianco è risultato il più critico per il trasporto di macroplastiche, in quanto in seguito a forti piogge, l’apertura delle paratoie favorisce il deflusso dei rifiuti accumulatisi a monte. Questo fenomeno rappresenta una delle principali vie di immissione delle macroplastiche nell’Adriatico, con un impatto negativo sull’ecosistema marino e sulle attività locali.

Prossimi passi: un sistema di raccolta per fermare le macroplastiche

Il progetto entra ora nella sua seconda fase, focalizzata sull’installazione di sistemi di intercettazione delle plastiche lungo i fiumi per prevenire che arrivino in mare. L’obiettivo è organizzare una rete efficace di raccolta fluviale, capace di ridurre significativamente il flusso di rifiuti plastici verso l’Adriatico. Così contribuirebbe alla salvaguardia ambientale e alla protezione degli habitat marini.

Share this content: