La transizione ecologica del vetro in Italia fa tappa in Veneto
La campagna “I Cantieri della Transizione Ecologica” di Legambiente, volta a raccontare le iniziative italiane per una transizione verso la sostenibilità, ha raggiunto il Veneto con una tappa importante dedicata alla decarbonizzazione del settore del vetro. Protagonista della XXVII tappa è la Zignago Vetro, realtà che si distingue per il suo impegno nell’economia circolare e nell’adozione di energie rinnovabili. Insieme ad Assovetro, Legambiente mostra come questa filiera possa diventare un modello di sostenibilità per altre industrie.
La filiera italiana del vetro: un modello di economia circolare e decarbonizzazione
Il settore del vetro in Italia, leader europeo con un tasso di riciclo dell’87% per i contenitori, si è affermato come punto di riferimento in ambito di economia circolare. Ora, però, la filiera è pronta per una sfida ancora più ambiziosa: la decarbonizzazione dei processi produttivi per ridurre drasticamente le emissioni di CO₂ e raggiungere l’obiettivo net zero. In questa direzione si muove anche Zignago Vetro, che punta sulla sostenibilità dei propri processi produttivi grazie all’utilizzo di materie prime riciclate e all’energia rinnovabile.
Zignago Vetro: innovazione e riduzione delle emissioni
Zignago Vetro ha adottato strategie innovative per ridurre l’impatto ambientale dei suoi stabilimenti. L’azienda utilizza fonti rinnovabili come biomassa e pannelli fotovoltaici per coprire una parte significativa del suo fabbisogno energetico. Nel 2023, queste pratiche hanno evitato l’emissione di oltre 53.000 tonnellate di CO₂ (Scope 2). Inoltre, il Gruppo si impegna a una riduzione complessiva del 6% delle emissioni di CO₂ tra il 2022 e il 2023, e punta a un calo del 29,9% delle emissioni entro il 2030(Smuoviamoci_report).
Uno dei fiori all’occhiello di Zignago Vetro è l’impianto termoelettrico a biomassa di Zignago Power. Attivo dal 2008, questo impianto copre l’intero fabbisogno elettrico dello stabilimento di Fossalta di Portogruaro, utilizzando biomassa legnosa vergine proveniente da filiera corta. Il calore prodotto viene recuperato per generare acqua calda, utilizzata sia nei processi aziendali sia per alimentare una rete di teleriscaldamento che serve le utenze pubbliche e private locali.
Il ruolo delle politiche pubbliche per la transizione ecologica
La decarbonizzazione del settore del vetro in Italia, sottolinea Legambiente, rappresenta un esempio virtuoso che potrebbe ispirare altri comparti industriali. Tuttavia, per supportare questo percorso, sono necessarie politiche pubbliche adeguate che puntino su ricerca, innovazione, infrastrutture all’avanguardia e tecnologie pulite. Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente, ha dichiarato che “le produzioni nazionali di vetro dimostrano di essere pioniere in un percorso che guarda alla sostenibilità in maniera integrale”.
Decarbonizzazione: una sfida per l’industria del vetro
L’industria del vetro, da sempre attenta alla riduzione dei consumi energetici e al riciclo, è pronta a investire in tecnologie innovative per ridurre le emissioni di CO₂. Marco Ravasi, presidente di Assovetro, ha ricordato che oltre il 60% delle aziende del settore in Italia ha già formalizzato un percorso di decarbonizzazione con obiettivi fissati per il 2030 e il 2050. Nonostante le difficoltà legate ai costi energetici, il settore continua a investire per mantenere alta la competitività e la sostenibilità.
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