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Natale, Sima: luci e addobbi fanno impennare emissioni e rifiuti in Italia

natale albero

Natale, Sima: luci e addobbi fanno impennare emissioni e rifiuti in Italia

Addobbare l’albero, installare catene luminose e illuminare balconi e giardini è un rituale diffuso in milioni di famiglie. Ma dietro la magia delle luci natalizie si nasconde un forte impatto ambientale. Secondo la Società Italiana di Medicina Ambientale, nel periodo compreso tra l’8 dicembre e il 6 gennaio l’uso intensivo di illuminazioni natalizie fa salire i consumi energetici del 30 per cento, con conseguenti emissioni di CO2 in forte aumento.

Sima calcola che, solo per gli addobbi luminosi, in Italia si consumano circa 1.600 MWh al giorno, pari a 46.400 MWh nell’intero arco delle festività. A questo incremento dell’energia utilizzata corrisponde un’emissione giornaliera di 650 tonnellate di CO2, che raggiunge complessivamente tra le 18mila e le 20mila tonnellate nel periodo natalizio.

Impatto ambientale degli addobbi

L’uso prolungato di luci natalizie, sia all’interno che all’esterno delle abitazioni, è tra le principali cause dell’aumento dei consumi energetici nelle settimane di dicembre. Le decorazioni luminose restano accese per molte ore al giorno, contribuendo a un consumo extra che pesa sia sulle emissioni che sulle spese domestiche.

Sima ricorda che la somma dei consumi energetici generati dalle illuminazioni natalizie rappresenta un carico significativo sulla rete elettrica e contribuisce all’incremento delle emissioni climalteranti, con ricadute dirette sulle condizioni ambientali e climatiche.

Il Natale aumenta anche i rifiuti

Non solo energia e CO2. Il periodo natalizio comporta anche un forte aumento della produzione di rifiuti. Secondo i dati Sima, ogni anno in Italia vengono generate fino a 80mila tonnellate di scarti in carta e cartone, pari a oltre 3 kg per famiglia. A questi si aggiungono gli sprechi alimentari, che raggiungono circa 500mila tonnellate, soprattutto di prodotti freschi come frutta, verdura e pasta.

La crescita della domanda di prodotti confezionati, insieme agli imballaggi dei regali e delle spedizioni legate allo shopping online, contribuisce a incrementare ulteriormente il volume dei rifiuti trattati nei giorni successivi alle festività.

Trasporti e logistica

Secondo Sima, il settore che più incide sull’aumento dell’inquinamento durante il periodo natalizio è quello dei trasporti. Gli spostamenti di milioni di persone tra treni, auto, autobus e aerei, combinati con l’intensificazione delle attività logistiche per la consegna delle merci, determinano un incremento delle emissioni di circa il 130 per cento rispetto ai periodi ordinari.

L’aumento delle emissioni di CO2 e di altri inquinanti, come gli ossidi di azoto, produce un impatto significativo sulla qualità dell’aria e sulla salute umana, rendendo questo periodo dell’anno particolarmente critico dal punto di vista ambientale.

Verso un Natale più sostenibile

Ridurre gli impatti ambientali delle festività è possibile con alcune scelte mirate: utilizzare illuminazioni LED, limitare le ore di accensione, scegliere regali con meno imballaggi, evitare sprechi alimentari, pianificare gli spostamenti con mezzi alternativi o condivisi.

Un Natale più attento all’ambiente non significa rinunciare alle tradizioni, ma viverle con maggiore consapevolezza, contribuendo a ridurre consumi, rifiuti ed emissioni.

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