Loading Now

Processo Smog Torino, le prime decisioni

Processo Smog

Processo Smog Torino, le prime decisioni

Sono state accolte solo tre, delle 11 richieste di costituzione di parte civile, al Processo Smog iniziato ieri a Torino.

Le richieste accettate sono quelle delle associazioni “Torino Respira”, “Greenpeace” e “Isde Medici per Ambiente”. 

Secondo i pubblici ministeri Vincenzo Pacileo e Gianfranco Colace, che hanno disposto per gli indagati la citazione diretta a giudizio, gli amministratori pubblici in carica tra il 2015 e il 2019 non avrebbero preso le adeguate contromisure per contenere l’inquinamento a Torino.

Torino Respira, Greenpeace e Isde Medici per l’Ambiente saranno parte civile

Il processo vede imputati, fra gli altri, gli ex sindaci Piero Fassino e Chiara Appendino e l’ex presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino, accusati di inquinamento ambientale, uno degli ecoreati introdotti nel maggio del 2015. 



Ap-set-banner-Ambiente-in-Salute-728x90-1 Processo Smog Torino, le prime decisioni
Ap-set-banner-Ambiente-in-Salute-240x400-2 Processo Smog Torino, le prime decisioni

 Secondo i pubblici ministeri Vincenzo Pacileo e Gianfranco Colace, che hanno disposto per gli indagati la citazione diretta a giudizio, gli amministratori pubblici in carica tra il 2015 e il 2019 non avrebbero preso le adeguate contromisure per contenere l’inquinamento.

Processo Smog: nuova udienza il 4 luglio

Sono state respinte alcune questioni preliminari prospettate dalle difese degli imputati e il giudice ha convocato una nuova udienza per il 4 luglio alle ore 15 per consentire alle parti di esporre le proprie posizioni e decidere o meno se proseguire il processo. 

“Siamo soddisfatti di come si è svolta l’udienza di oggi, e confidiamo che nell’udienza del 4 luglio il giudice decida di proseguire il processo”. Lo ha dichiarato Roberto Mezzalama, presidente del Comitato Torino Respira a margine della prima udienza.

Proposto ritocco al capo di imputazione

Sempre dall’udienza di ieri sono emerse anche carte relative alle procedure di infrazione aperte contro l’Italia dalla Commissione Europea in materia di qualità dell’aria. Si tratta, di materiale depositato dalla procura, che ritiene di interesse alcune parti che riguardano il capoluogo piemontese. Il giudice, Roberto Ruscello, ha chiesto ai pm un ritocco del capo di imputazione con riferimento ai danni per la salute dei cittadini. Quindi ha aggiornato l’udienza pre-dibattimentale al 4 luglio.

Un secondo filone, che si riferisce al periodo successivo, vede invece indagati l’attuale presidente della Regione Alberto Cirio e il suo assessore Matteo Marnati. È la prima volta che in Italia il reato di inquinamento ambientale, nella forma colposa, viene contestato a rappresentanti delle amministrazioni pubbliche.

Share this content: