Acque reflue, Ue sanziona Italia: multa di 10milioni di euro
L’Italia è stata nuovamente condannata dalla Corte di giustizia dell’Unione europea per la mancata conformità alla direttiva sul trattamento delle acque reflue urbane. Il nostro Paese dovrà pagare una sanzione forfettaria di 10 milioni di euro, a cui si aggiungerà una penalità semestrale di 13,7 milioni di euro per ogni sei mesi di ulteriore ritardo nell’adeguamento alla sentenza del 2014.
Italia sanzionata per il mancato adeguamento sul trattamento delle acque reflue urbane
La violazione riguarda quattro agglomerati urbani: Castellammare del Golfo I, Cinisi, Terrasini e Courmayeur. Per un quinto, Trappeto, i lavori sono stati completati. In origine, nel 2014, la Corte aveva individuato 41 agglomerati non conformi, ma nonostante la riduzione del numero, i giudici hanno sottolineato che il danno ambientale, seppur ridimensionato, persiste, in particolare perché gli scarichi avvengono in aree sensibili.
Multa da 10 milioni di euro e penalità semestrali per il ritardo nell’attuazione della sentenza del 2014
La Corte ha inoltre evidenziato che l’infrazione si protrae da oltre undici anni, un periodo giudicato “eccessivo”. Tuttavia, nella determinazione della sanzione, sono stati considerati anche i tempi tecnici necessari per la realizzazione delle infrastrutture. L’entità delle penalità riflette, secondo la Corte, la gravità della violazione, la sua durata e la capacità economica dell’Italia.
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