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Ispra: -3% di gas serra nel 2024 ma aumentano le emissioni dei trasporti

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Ispra: -3% di gas serra nel 2024 ma aumentano le emissioni dei trasporti

Nel 2024 l’Italia ha registrato un calo delle emissioni di gas serra, con una diminuzione del 3% rispetto all’anno precedente. Questo risultato, indicato dalle prime elaborazioni dell’Ispra presentato a Roma, è principalmente dovuto ai progressi nel settore della produzione di energia elettrica, che continua a dimostrarsi uno dei settori più efficienti nella lotta ai gas climalteranti. Tuttavia, il paese si trova ancora a fare i conti con sfide importanti, in particolare per quanto riguarda le emissioni derivanti dai trasporti, settore in cui i progressi sono lenti.

Settore energetico in discesa

Il settore della produzione di energia elettrica ha contribuito in modo determinante alla riduzione complessiva delle emissioni di gas serra in Italia. Negli ultimi 30 anni, le emissioni di CO2 derivanti da questo settore sono diminuite del 64%, rendendolo un pilastro fondamentale nella decarbonizzazione. Nonostante la difficoltà di ridurre le emissioni in altri settori, l’energia rimane una delle aree più promettenti per il futuro, grazie agli investimenti in rinnovabili e alle politiche di efficienza energetica.

Trasporti

Con il 28% delle emissioni nazionali derivanti dai trasporti, questo settore rimane una delle principali sfide per l’Italia. Le emissioni continuano a crescere, soprattutto a causa dell’espansione del parco veicolare, che si caratterizza ancora per un’alta presenza di mezzi a combustibili fossili. A fronte di un aumento del 7% delle emissioni rispetto al 1990, è necessario accelerare l’adozione di tecnologie più pulite, come i veicoli elettrici, e promuovere politiche di mobilità sostenibile.

Industria e agricoltura

Gli altri settori economici, come l’industria manifatturiera, l’agricoltura e la gestione dei rifiuti, hanno registrato significative riduzioni delle loro emissioni. In particolare, il settore industriale ha visto una diminuzione delle emissioni del 13%, ma anche in questi ambiti permangono margini di miglioramento, soprattutto per quanto riguarda la transizione verso processi produttivi a bassa emissione di carbonio.

Lo scenario europeo

L’Italia sta proseguendo lungo il percorso verso gli obiettivi europei di neutralità carbonica al 2050. Secondo il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC), l’Italia è in linea con due dei tre pilastri principali: la riduzione delle emissioni da grandi impianti e il miglioramento dell’assorbimento di CO2 tramite il settore LULUCF (Land Use, Land Use Change and Forestry). Tuttavia, la riduzione delle emissioni nei settori non ETS (come i trasporti e l’agricoltura) resta una sfida aperta, con un obiettivo di riduzione del 43,7% rispetto ai livelli del 2005.

Obiettivo 2030

Secondo le stime dell’Ispra, le emissioni di gas serra in Italia continueranno a diminuire, ma con ritmi differenti a seconda del settore. Entro il 2030, si prevede una riduzione del 30% rispetto ai livelli del 2005 se continueranno le politiche attuali, e del 41% con l’implementazione di politiche aggiuntive come quelle previste dal PNIEC. Un percorso lungo, ma necessario per rispettare gli impegni assunti a livello europeo e globale.

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