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Gas serra: record di emissioni nel 2024

emissioni anidride carbonica

Gas serra: record di emissioni nel 2024

Nel corso del 2024, i livelli dei principali gas responsabili dell’effetto serra hanno registrato un’impennata senza precedenti, secondo i più recenti dati diffusi dal Laboratorio di monitoraggio globale della National Oceanic and Atmospheric Administration (Noaa), l’agenzia statunitense che monitora i cambiamenti atmosferici. Si tratta di un incremento anomalo sia in termini di concentrazioni assolute sia in rapporto alla variazione annuale, con la CO₂ che ha raggiunto nuovi record storici. Questo fenomeno costituisce un chiaro indicatore dell’aggravarsi della crisi climatica globale.

I gas serra

I gas serra sono i principali responsabili del cambiamento climatico indotto dalle attività umane. La CO₂ (anidride carbonica), il CH₄ (metano) e il N₂O (protossido di azoto) costituiscono le tre principali minacce atmosferiche. La CO₂ è attualmente responsabile di circa il 74% dell’effetto serra antropico, seguita dal metano con il 17% e dal protossido di azoto con il 6%. Le differenze tra questi gas risiedono nelle fonti di emissione, nella persistenza in atmosfera e nel loro potenziale di riscaldamento globale (GWP).

Incremento storico della CO₂

Nel gennaio 2024, le misurazioni hanno registrato una concentrazione media di CO₂ pari a 422,25 ppm.Nnel gennaio 2025, il valore è salito a 426,03 ppm. L’incremento annuo di 3,75 ppm rappresenta un record assoluto, superando del 25% il precedente picco del 2015 (+2,96 ppm). Si tratta di un segnale dell’accelerazione del cambiamento climatico. Il metano ha visto una crescita di 9,52 ppb nel 2024, un valore superiore a quello del 2023 (+8,53 ppb) ma ben al di sotto dei livelli critici del 2021 (+17,68 ppb). In termini assoluti, le concentrazioni di CH₄ sono passate da 1931,11 a 1938,06 ppb. Il metano resta un potente gas serra, con un GWP circa 80 volte superiore a quello della CO₂ nel breve termine. Il N₂O ha mostrato un incremento da 337,3 a 338,3 ppb nel 2024. Questo dato è in linea con il trend del 2023 e inferiore agli aumenti più consistenti degli anni precedenti, quando si registravano variazioni annue di oltre 1,2 ppb. Nonostante ciò, il protossido di azoto ha un effetto serra per molecola circa 300 volte superiore a quello della CO₂ e una permanenza atmosferica che può superare il secolo.

Effetto Trump

Un fatto insolito emerso con la pubblicazione dei dati 2024 riguarda infine l’assenza di un comunicato ufficiale da parte della NOAA. La scelta, che risale a direttive emesse durante l’amministrazione Trump, ha limitato la diffusione mediatica di informazioni potenzialmente sensibili per l’opinione pubblica.

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