L’Ordine dei Geologi della Puglia: l’acqua tra risorsa vitale e rischio idrogeologico
L’acqua in Puglia, una risorsa di cruciale importanza ma anche un potenziale pericolo, è stata al centro dell’intervento di Giovanni Caputo, neo-Presidente dell’Ordine dei Geologi della Puglia. A margine di una recente conferenza tenutasi presso il Palazzo del Consiglio Regionale della Puglia, Caputo ha delineato una visione complessa e articolata della risorsa idrica regionale, sottolineando la necessità di un approccio integrato che bilanci tutela, prevenzione e adattamento.
Puglia: territorio assetato e vulnerabile
“L’acqua in Puglia riveste un ruolo duplice e complesso: da un lato è una risorsa essenziale e preziosa per la vita e per le attività economiche, in particolare agricoltura e turismo; dall’altro rappresenta una fonte di rischio idrogeologico, soprattutto in relazione a fenomeni meteorologici estremi,” ha dichiarato Caputo.
La Puglia si conferma una delle regioni italiane più carenti di risorse idriche superficiali. Questa scarsità è dovuta a diversi fattori:
- Assenza di Grandi Fiumi: Il territorio è caratterizzato prevalentemente da corsi d’acqua a carattere torrentizio, che spesso si prosciugano durante i mesi estivi.
- Clima Arido: Le estati lunghe e calde, unite a precipitazioni concentrate in pochi mesi, rendono la disponibilità idrica frequentemente critica.
- Dipendenza da Altre Regioni: Gran parte dell’acqua potabile raggiunge la Puglia tramite acquedotti, come l’Acquedotto Pugliese, che attingono da zone montuose della Campania e della Basilicata.
- Uso Agricolo Intensivo: La forte vocazione agricola della regione comporta un elevato consumo di acqua, spesso prelevata da falde sotterranee. Questo uso intensivo causa un preoccupante abbassamento del livello freatico e, nelle aree costiere, fenomeni di salinizzazione.
Non solo carenza, ma anche eventi estremi
Nonostante la carenza strutturale, la Puglia non è affatto immune da eventi estremi legati all’acqua, che provocano frane, alluvioni e ingenti danni alle infrastrutture. “I cambiamenti climatici stanno aumentando la frequenza e l’intensità di precipitazioni violente, che i terreni spesso non riescono ad assorbire rapidamente,” ha spiegato Caputo.
Tra i fattori che amplificano il rischio idrogeologico, il Presidente ha evidenziato:
- Sottosuolo Carsico: Molte zone della Puglia, in particolare il Gargano e le Murge, presentano un sottosuolo carsico che può causare improvvisi sprofondamenti o difficoltà nel drenaggio dell’acqua.
- Urbanizzazione e Cementificazione: L’espansione urbana e l’impermeabilizzazione dei suoli ostacolano l’assorbimento naturale dell’acqua, incrementando il rischio di allagamenti.
Il ricordo di eventi alluvionali significativi è ancora vivo, come quelli verificatisi nel Gargano (2014), a Taranto, Brindisi e nel Salento, che hanno causato ingenti danni a centri abitati, infrastrutture e coltivazioni.
Strategie per il Futuro: Gestione Sostenibile e Adattamento Climatico
In conclusione, Giovanni Caputo ha ribadito il duplice monito: “L’acqua in Puglia è quindi sia una risorsa vitale da tutelare con politiche di gestione sostenibile, sia un fattore di rischio che richiede attenzione tramite opere di prevenzione, manutenzione del territorio, educazione ambientale e adattamento climatico.”
L’Ordine dei Geologi della Puglia si impegna a promuovere un approccio proattivo, fondamentale per garantire la sicurezza del territorio e la disponibilità di una risorsa così preziosa per le future generazioni. Le politiche future dovranno necessariamente considerare l’acqua non solo come elemento da gestire, ma come parte integrante di un ecosistema complesso e dinamico, che richiede rispetto e interventi mirati.
Share this content: