#MoneyforOldRope lancia l’allarme sull’inquinamento da attrezzi da pesca
Le “reti fantasma”, ovvero attrezzature da pesca abbandonati o persi in mare, rappresentano una delle principali fonti di microplastiche nei nostri oceani, ma spesso vengono trascurate. Queste reti, infatti, causano gravi danni all‘ambiente marino, intrappolando e uccidendo la fauna acquatica.
Ogni anno, circa 640.000 tonnellate di attrezzature da pesca finiscono disperse nei mari di tutto il mondo. Per fare un confronto, è la quantità di plastica prodotta da 1,4 trilioni di bastoncini di cotone. Parte di questi attrezzi può finire sulle spiagge, ma la maggior parte rimane in acqua, continuando a essere una minaccia.
L’Iniziativa di Waterhaul: trasformare i rifiuti in risorse
Waterhaul, un’impresa sociale con sede in Cornovaglia, ha deciso di lanciare una campagna per sensibilizzare il pubblico sul problema delle reti fantasma, puntando anche a trasformare questi rifiuti in prodotti sostenibili come occhiali da sole e kit per la raccolta dei rifiuti. Nel mese di agosto, Waterhaul ha recuperato una rete da pesca di 145 kg durante una spedizione in Cornovaglia – l’equivalente del peso di un pianoforte o di un piccolo elefante africano.
Nel settembre 2023, un’operazione ha salvato una balena megattera che trasportava due grandi boe arancioni, una piccola boa gialla e una grande quantità di cavo di nylon. Questi recuperi dimostrano l’enorme quantità di materiali che rimangono intrappolati negli oceani e che minacciano la vita marina.
Il Programma Money for Old Rope: Incentivi per la pulizia delle spiagge
Per incoraggiare il recupero delle reti fantasma, Waterhaul ha lanciato una nuova iniziativa chiamata Money for Old Rope. Il progetto offre alle persone la possibilità di guadagnare un buono da £20 per ogni rete fantasma recuperata durante le operazioni di pulizia delle spiagge. I dettagli completi su come partecipare sono disponibili sul sito ufficiale di Waterhaul.
Le Parole di Harry Dennis, fondatore di Waterhaul
Harry Dennis, scienziato marino e fondatore di Waterhaul, ha dichiarato: “È incoraggiante vedere una riduzione dei rifiuti di plastica sulle spiagge britanniche grazie al divieto della plastica monouso e all’effetto positivo del costo delle buste di plastica, ma non si sta facendo abbastanza per affrontare l’impatto delle reti fantasma lungo le nostre coste.”
Dennis ha sottolineato come le reti fantasma siano state un problema nascosto per troppo tempo: “Le loro proprietà, come abbondanza, resistenza e durata, rendono queste reti un’ottima risorsa da trasformare in nuovi prodotti. E invece continuano a essere una fonte fatale di inquinamento plastico nei nostri mari.”
L’iniziativa di Waterhaul rappresenta un importante passo avanti nella lotta contro l‘inquinamento marino, sensibilizzando il pubblico e fornendo soluzioni concrete per riutilizzare i rifiuti marini.
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