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Extincion Rebellion e lo yatch di bronzo: cosa succede se l’acqua finisce

Yatch bronzo

Extincion Rebellion e lo yatch di bronzo: cosa succede se l’acqua finisce

“Cosa succede se l’acqua finisce?”. Urlando ad alta voce questa domanda gli attivisti di Extinction Rebellion hanno interrotto l’intervento dell’Assessore Regionale all’Ambiente Aguzzi a “Circonomia”. Fuori programma, dunque, al festival dell’economia circolare svoltosi presso il Teatro della Fortuna di Fano. Gli attivisti hanno poi consegnato un finto “yatch di bronzo”, simbolo delle politiche turistiche altamente dannose della Regione Marche.

Le attiviste hanno interrotto “Circonomia” a Fano

La protesta di Extincion Rebellion è andata in scena al Teatro della Fortuna. La location stava ospitando incontro con l’assessore regionale Stefano Aguzzi, insieme a Matteo Ricci (Sindaco di Pesaro). L’evento è stato però interrotto da Extinction Rebellion. Durante il dibattito un gruppo di ragazze si è alzato prima dell’intervento di Acquaroli, chiedendo ad alta voce “cosa si farà quando l’acqua finirà?. Sucessivamente hanno intonato dei cori, mentre alcune di loro davano volantini ai presenti ed esponevano uno striscione che recitava “Emergenza climatica: o la borsa o la sete”. All’assessore e ai Sindaci è stato poi consegnato un simbolico “yatch di bronzo”.



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Perché lo yatch di bronzo

«Il presidente Acquaroli ha dichiarato più volte di voler puntare sul turismo marchigiano per questa estate: siamo qui per ricordare che in una regione senz’acqua non ci sarà alcun turismo, soprattutto se quello che si immagina è un turismo di lusso», hanno spiegato le attiviste.

“Il riferimento era da un lato allo sponsor Wider Yachts, esponente del settore delle navi di lusso. Un settore – si legge in una nota stampa diffusa da Extincion Rebellion particolarmente inquinante e che risponde alle esigenze di poche persone che possono permettersi di acquistarle. Dall’altro all’allarme siccità. Scattato a fine 2023 per la regione Marche, soprattutto nella provincia di Pesaro, dove è a rischio l’approvvigionamento idrico a causa della secca del fiume Metauro mentre in tutta la regione l’assenza di piogge e di neve fa presagire un’estate particolarmente calda, segnata dalla siccità.

Per questo le attiviste hanno deciso di donare all’assessore regionale, agli organizzatori e ai Sindaci presenti lo yatch di bronzo. Un richiamo al più celebre tapiro d’oro, marchio di fabbrica della trasmissione Striscia la Notizia “come premio per il loro impegno nel greenwashing. Se si vuole uscire dalla crisi, bisogna riconoscerne la portata e dire la verità, informando onestamente la cittadinanza, e prendere impegni vincolanti che ci portino ad azzerare le emissioni nel prossimo decennio. È fondamentale, inoltre, coinvolgere la popolazione nelle scelte che dovranno essere prese, attraverso l’istituzione di un’assemblea cittadina nazionale». Queste le parole degli attivisti.

Extincion Rebellion: “No a talk show su crisi climatica”

Extinction Rebellion figurava anche tra gli invitati del Festival, ma ha ritirato la sua adesione quando è stato pubblicato l’intero programma del Festival. “Siamo grati dell’invito e non mettiamo in dubbio la buona fede degli organizzatori, ma la crisi climatica va raccontata in altro modo. Non possiamo accettare che anche in questa sede si crei lo stesso palcoscenico da talk show, con ospiti che da sempre minimizzano gli effetti della crisi climatica pur non avendo alcuna competenza scientifica, come Borgonovo e Ferrara, senza alcun tipo di climatologo in aula”.  

Di fronte a tutto questo, le richieste di Extinction Rebellion sono chiare: informare la popolazione, agire ora per evitare nuovi disastri e coinvolgere i cittadini nei processi decisionali. C’è da vedere se la politica sarà in grado di coglierla.

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