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Come il trattato internazionale sulla plastica potrebbe cambiare i nostri rifiuti

Trattato internazionale plastica

Come il trattato internazionale sulla plastica potrebbe cambiare i nostri rifiuti

L’inquinamento da plastica rappresenta una delle emergenze ambientali più gravi del nostro tempo, con oltre 400 milioni di tonnellate di plastica prodotte ogni anno a livello globale, di cui una parte significativa finisce dispersa nell’ambiente, soprattutto negli oceani. Per affrontare questa crisi, oltre 170 paesi stanno negoziando un trattato internazionale vincolante con l’obiettivo di eliminare l’inquinamento da plastica entro il 2040.



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Un approccio olistico all’intero ciclo di vita della plastica

Il trattato mondiale sulla plastica non si limita a regolamentare lo smaltimento dei rifiuti, ma mira a ripensare l’intera filiera della plastica, promuovendo un’economia circolare e un design sostenibile. Questo significa:

  • Riduzione della plastica vergine: limitare la produzione di nuova plastica per ridurre l’impatto ambientale.
  • Responsabilità estesa del produttore (EPR): i produttori saranno chiamati a farsi carico dei costi di gestione e smaltimento dei loro prodotti, incentivando modelli di produzione più sostenibili.
  • Gestione più efficiente dei rifiuti: migliorare la raccolta, il riciclo e la prevenzione dell’inquinamento, anche per le microplastiche, che costituiscono il 12% dei rifiuti dispersi.
  • Normative vincolanti e sistemi di controllo: il trattato sarà giuridicamente vincolante, con meccanismi di monitoraggio e sanzioni per garantire il rispetto degli impegni.

Impatti attesi sul nostro modo di gestire i rifiuti

L’adozione del trattato porterà a cambiamenti significativi nella gestione dei rifiuti plastici:

  • Diminuzione dei prodotti di plastica monouso: molti articoli usa e getta saranno vietati o fortemente limitati, favorendo alternative riutilizzabili e sostenibili.
  • Maggiore circolarità: i materiali plastici dovranno essere progettati per essere più facilmente riciclabili e riutilizzabili, aumentando la quota di plastica riciclata nei prodotti.
  • Sistemi di deposito cauzionale e raccolta differenziata più efficaci: per incentivare il recupero e il riciclo dei materiali.
  • Riduzione dell’inquinamento marino e terrestre: con misure specifiche per prevenire la dispersione di plastica negli ecosistemi.

Benefici ambientali ed economici

Secondo la Commissione Europea, l’inquinamento da plastica costa ogni anno centinaia di milioni di euro nei settori del turismo e della pesca. Il trattato mira a ridurre queste perdite economiche, proteggendo al contempo la biodiversità e la salute umana. Inoltre, il rafforzamento dell’economia circolare potrà stimolare innovazione e nuovi posti di lavoro nel settore del riciclo e della produzione sostenibile.

Sfide e prospettive

Nonostante l’ambizione del trattato, permangono sfide importanti, come il consenso internazionale su obiettivi concreti e la necessità di investimenti nelle infrastrutture di gestione dei rifiuti, soprattutto nei paesi in via di sviluppo. Tuttavia, l’Unione Europea e la High Ambition Coalition to End Plastic Pollution guidano con decisione il processo negoziale, puntando a un accordo entro la fine del 2024.

Il trattato internazionale sulla plastica rappresenta una svolta epocale nella lotta all’inquinamento da plastica, con il potenziale di trasformare radicalmente il modo in cui produciamo, consumiamo e gestiamo i rifiuti plastici. Attraverso un approccio globale, vincolante e olistico, potremo ridurre l’impatto ambientale della plastica, promuovere l’economia circolare e tutelare la salute del pianeta e delle persone.

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